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Le Opinioni

Fui sequestrato per quaranta giorni in uno sgabuzzino dove non c'era luce e non riuscivo neanche ad allungare le gambe. Dovevo fare i miei bisogni in una scatola di latta... , imploravo pietà e piangendo chiamavo mia madre...

fui sequestrato per quaranta giorni in uno sgabuzzino dove non c'era luce e non riuscivo neanche ad allungare le gambe. Dovevo fare i miei bisogni in una scatola di latta... , imploravo pietà e piangendo chiamavo mia madre... CUFRAD OPINIONI ESPERIENZE TESTIMONIANZE. LA MIA OPINIONE SUL CUFRAD, LA MIA ESPERIENZA AL CUFRAD, LA MIA TESTIMONIANZA SUL CUFRAD. DROGA ALCOL ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA FAMIGLIA.

Fui sequestrato per quaranta giorni in uno sgabuzzino dove non c'era luce e non riuscivo neanche ad allungare le gambe. Dovevo fare i miei bisogni in una scatola di latta... , imploravo pietà e piangendo chiamavo mia madre...

Mi chiamo R. ed ho 49 anni.
Sono nato in Piemonte da una famiglia emigrata dal sud negli anni '50, sono l'ultimo di quattro fratelli e di due sorella, quindi di una famiglia molto numerosa.
Essendo il più piccolo dei figli sono stato sempre coccolato da tutti ma se devo essere sincero non ricordo un episodio dove sono stato abbracciato o consolato da mio padre G. o da mia madre R., forse perché il problema più grande era da parte di mio padre come poter sfamare la famiglia.
Mio padre era muratore e per poter raggiungere il posto di lavoro si spostava in bicicletta tutte le mattine.
Mia madre era analfabeta ma era una grande lavoratrice... in casa si occupava di tutto, anche della gestione delle entrare e delle uscite economiche.
Comunque in casa il pane non mancava perché non si buttava mai via il cibo e tutto quello che avanzava lo si faceva riscaldare la sera. Visto che eravamo molto poveri non potevamo permetterci di mangiare la carne, e di rado la frutta e le uova.
Ricordo molto bene che mio padre era sempre arrabbiato e nervoso e spesso rincorreva me e mia sorella e ci picchiava con il nervo di bue. Una sera per la paura mi nascosi sotto il tavolo della cucina e dal terrore mi feci la pipì addosso.
Gli anni passavano e mentre crescevo le cose sembravano andare per il verso giusto.
Frequentavo la scuola con buoni risultati e i miei genitori erano fieri di me. Ricordo che all'esame di 5 elementare fui promosso con la media del 9. Nonostante questo ero un bambino molto timido e schivo che mal si relazionava con i compagni di scuola e con le persone adulte.
La mia famiglia in quegli anni cominciava a sgretolarsi, i miei fratelli iniziarono ad allontanarsi seguendo strade diverse. Rimasi io, mio fratello M., S. e mia sorella T..
Non conosco le motivazioni del perché mio fratello M. divenne con il tempo il capofamiglia sostituendo mio padre.
Da piccolo assistetti ad una scena bruttissima, in cui mio fratello M. ebbe da ridire con mio padre. Il diverbio divenne talmente acceso che mio fratello finì per dare uno schiaffo a mio padre il quale non reagì, e neanche mia madre.
A seguito di quella scena ricordo altri momenti nei quali i miei genitori erano completamente sottomessi a mio fratello. Ad esempio quando lui faceva la spesa determinati alimenti noi non potevamo mangiarli perché erano suoi. Il suo potere sulla famiglia era diventato totale. Non ebbi a quel tempo il coraggio di affrontarlo e non l'ho avuto neanche a distanza di anni.
Dopo una stupidissima bravata fatta con alcuni miei compagni di classe fui sospeso per 40 giorni da scuola e questo accadde in prossimità della maturità.
A causa di questo mio fratello M. mi sequestrò per quaranta giorni in uno sgabuzzino della casa dove non c'era luce ed era piccolissimo, non riuscivo neanche ad allungare le gambe.
Potevo fare i miei bisogni in una scatola di latta, imploravo pietà e piangendo chiamavo mia madre, ma lei non poteva fare nulla perché le chiavi le aveva mio fratello.
Sono stati i giorni più brutti della mia vita che di sicuro mi hanno segnato e hanno fatto sì che io diventassi una persona violenta, impulsiva e vendicativa...