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Le Opinioni

Quando io avevo 18 anni il convivente di mia madre, essendo ubriaco in macchina, purtroppo me l'ha uccisa, ha avuto un terribile incidente perchè guidava in stato di ebbrezza...

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Quando io avevo 18 anni il convivente di mia madre, essendo ubriaco in macchina, purtroppo me l'ha uccisa, ha avuto un terribile incidente perchè guidava in stato di ebbrezza...

Sono Tiziano ho 51 anni, vengo dalla provincia di Como.
Sono nato da una famiglia molto povera dove si faceva molta fatica a trovare il pane da mettere sotto i denti...
Già all'età di 5 anni ho perso mia nonna e lì ho "visto" subito la morte, ho sentito la morte vicina...
Non avuto la possibilità di conoscere mio padre, io e mia sorella, che ha quattro anni più di me, siamo di padri diversi, tutti e due non abbiamo conosciuto nostro padre.
All'età di sette anni, per aver rubato dei gelati in oratorio, sono finito in un collegio e lì ho sentito proprio la mancanza di mia madre, non sentivo più l'amore di mia madre, quello che avevo sentito dai 5 ai 7 anni...
All'età di 14 anni sono uscito dal collegio; con mia madre era andato a convivere un uomo che purtroppo era un alcolista, però, tra incidenti vari e rotture di braccia, avevo imparato ad amare quest'uomo perchè lo vedevo come figura paterna, per me era ricominciata una famiglia: c'era un padre, c'era una madre... Avevo cominciato a sentire la dolcezza di mia madre, il senso della famiglia, avevo ritrovato qualcosa di bello, quello che avevo perso dai sette ai quattordici anni di collegio, dove avevo vissuto molta solitudine, stavo molto da solo in collegio...
Poi dopo purtroppo, all'età di 18 anni, questo uomo, essendo ubriaco in macchina, purtroppo me l'ha uccisa, guidava la macchina in stato di ebbrezza... non rispettando un semaforo, un camion se l'è portata via: mia madre è morta. Per me è stata una bella botta.
Sono andato a vivere con mia sorella ma c'erano continui litigi perchè mia sorella voleva prendere un po' il posto di mia madre e questo io non lo accettavo, avrei voluto solo mia madre, mi mancava tantissimo mia madre. Sono caduto in uno stato in cui non credevo più nella famiglia, non credevo più nella vita...
Sono entrato nel giro dell'eroina... Per dieci anni ho vissuto un po' con mia sorella, un po' nelle fabbriche, sempre da solo, volevo vivere da solo, solo io con l'eroina, andavo a dormire anche nei bagni dei parchi.
Dopo dieci anni di eroina ho trovato un'assistente sociale molto brava che mi ha proposto di entrare in una comunità a Crema, sono entrato in questa comunità. Dopo due anni sono uscito pulito, ho incontrato una donna con cui ho convissuto per nove anni; purtroppo anche lì c'è stata un'altra mazzata per me perchè un giorno questa donna mi ha detto "io non ti amo più, voglio andare a vivere con un altro" e lì ho tentato il suicidio.
Sono ritornato a vivere con mia sorella però le cose non andavano bene: invece del tunnel dell'eroina, sono entrato nel tunnel dell'alcolismo: cominciavo a bere, smettevo, bevevo, smettevo...
Andavo al supermercato, bevevo le mie quattro bottiglie di limoncello, mi buttavo per strada, chiamavo l'ambulanza e mi facevo portare in psichiatria perchè, non lo so, non mi amavo più, mi preferivo morto, ero un'altra volta io solo con me stesso, con le mie arrabbiature, con non più voglia di vivere...
Lì ho trovato un'altra volta una dottoressa che ritengo stupenda; vedendo che andavo avanti e indietro tra strada e psichiatria mi ha proposto di entrare qua al CUFRAD.
Io sono entrato con molta difficoltà, ho fatto i primi tre mesi con fatica, forse perchè ero entrato con la mentalità che in una comunità ci sono le regole che vanno rispettate, mi arrabbiavo perchè gli altri non le seguivano...
Poi con il passare del tempo, con l'aiuto degli altri, degli altri del gruppo, degli operatori, facendo i gruppi, essendo anche una persona che osserva molto e ascolta molto, ho imparato ad accettare gli altri e a non giudicarli, stargli vicino lo stesso e conviverci. E' così la vita, non solo al CUFRAD, anche fuori... Facendo così, piano piano, facendo anche delle piccole cose... qui al CUFRAD... Magari alla domenica faccio le lasagne, i cannelloni, faccio delle cose un po' speciali perchè sono capace di cucinare, ho fatto molti anni il cuoco...
Poi qui c'è un parco stupendo, bellissimo, io mi do molto da fare per tenerlo pulito perchè mi piace, mi piace essere in movimento, alla sera arrivo che sono soddisfatto...
Ma la cosa più importante che ho imparato a fare qui, a "essere" qui, è a "sentirmi libero" nella mente e nel cuore... qui mi sento così, "libero", ed è una cosa che non ho mai provato nella mia vita, perchè ho avuto molte disgrazie, ma qui ho imparato ad accettare il mio passato...
Poi un'altra cosa che ho imparato, e penso sia una cosa bellissima, è che ho imparato ad amarmi per quello che sono, per quello che faccio, per quello che do agli altri, ho imparato ad amarmi...
E poi ho imparato a darmi un'altra possibilità... forse prima non ho mai pensato a questo ma questa volta ho detto "sì", devo darmi un'altra possibilità...
Questo posso dire a tutti quelli che sono nel problema: datevi un'altra possibilità, è l'unico sistema per stare bene con se stessi, io ho imparato a farlo... Io lo posso dire e lo dico apertamente: ho trovato una comunità, con delle piccolissime regole (perchè nella vita ci vogliono delle piccole regole per rispettarsi e per rispettare gli altri), ho trovato una comunità meravigliosa che mi ha dato tutte queste cose: la libertà, la voglia di amarmi e la voglia di ricominciare.
Vi auguro tante belle cose.