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Abuso di alcol in Slovacchia: le dimensioni impressionanti del fenomeno

Abuso di alcol in Slovacchia: le dimensioni impressionanti del fenomeno

Abuso di alcol in Slovacchia: uno studio della Comenius University

 Le conseguenze del consumo eccessivo di alcol sono la terza causa di morte più comune nel mondo.

L’abuso di alcol in Slovacchia uccide 7,5 volte più gli uomini rispetto alle donne e quasi la metà dei decessi legati all'alcol (46,5%) si verificano tra le mura domestiche. La maggior parte di esse si verificano nei mesi autunnali ed invernali e sono più frequenti durante i fine settimana. Le persone dai 40 ai 50 anni rappresentano i soggetti più a rischio.

"Questa tendenza ha causato un aumento dei tassi di mortalità tra le donne a causa di incidenti stradali, ipotermia e annegamento" spiega il Professore Associato Ľubomír Straka dell'Istituto di Medicina Forense e Perizia Medica della Facoltà di Medicina di Jessenius della Comenius University e dell'Ospedale Universitario di Martin.

Gli esperti sottolineano anche i pericoli della produzione nazionale di distillati. Gli alcolici prodotti in casa di solito contengono sostanze più tossiche come ad esempio metanolo, e causano danni più frequenti all'organismo, in particolare cirrosi epatica. Oltre ad avere ripercussioni negative sulla salute fisica, il consumo eccessivo di alcol può anche avere ripercussioni negative sulla salute mentale.

Lo slovacco medio con più di 14 anni consuma 11,1 litri di alcol puro all'anno, 1,3 litri in più rispetto alla media europea. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità circa il 5,5% degli slovacchi (principalmente uomini) di età superiore a 14 anni hanno una forma di dipendenza dall’alcol. Complessivamente, le persone con qualche problema di alcolismo rappresentano fino al 10% della popolazione oltre i quindici anni.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://camit.sk/it/news/23141_abuso-di-alcol-in-slovacchia-uno-studio-della-comenius-university

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)