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Alcol alla guida, in Italia è la prima causa di morte per i giovani

Alcol alla guida, in Italia è la prima causa di morte per i giovani

Alcol alla guida, in Italia è la prima causa di morte per i giovani

Il primato c'è anche per la precocità con cui bevono. Il fenomeno è un'emergenza che riguarda la sicurezza di tutti

Il Ministero della Salute scende in campo contro l'alcol. In particolare, ha di recente lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani. Infatti, molti sono i ragazzi (già patentati) che abusano di alcol senza controllo. Il fenomeno è preoccupante per i danni alla salute e perché la "bevuta" è spesso causa di comportamenti pericolosi al volante. Da combattere il binge drinking, cioè il consumo di eccessive quantità (6 o più bicchieri di bevande alcoliche) in una sola occasione al fine di ubriacarsi in modo intenzionale. I ragazzi italiani hanno il triste primato della precocità (11 anni) nel bere alcol, che dividono con la Grecia.

Fra rischi e psicologia

1# Sostanza tossica. "L'alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza": lo conferma il Ministero della Salute. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l'alcol non è un nutriente e il suo consumo non è utile all'organismo o alle sue funzioni. Causa invece danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, specie alle cellule del cervello. Il consumo di bevande alcoliche è responsabile o aumenta il rischio dell'insorgenza di numerose patologie: cirrosi epatica, pancreatite, tumori maligni e benigni (per esempio quello del seno), epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia, depressione. Prima di guidare, talvolta basta un goccio per andare un po' fuori di testa: dipende da mille fattori. Ossia, fra le tante, condizioni psicofisiche del momento, età, peso, cibo nello stomaco prima di bere.

2# Incidenti. Un capitolo a parte meritano gli incidenti stradali provocati dalla guida in stato d'ebbrezza che hanno un peso preponderante nella mortalità giovanile. Si stima che in Europa è attribuibile all'alcol il 25% dei decessi tra i ragazzi di 15-29 e il 10% dei decessi tra le ragazze di pari età. In Italia, chi ha la patente da meno di 3 anni non può bere alcol prima di mettersi al volante. Al di là della limitazione per i neopatentati, il limite è di mezzo grammo di alcol per litro di sangue. Di qui, un'altra statistica tremenda: l'incidente in auto è la prima causa di morte tra i 18 e i 25 anni.

3# Zero condizionamenti. Per evitare di bere (anche prima di guidare), il Ministero evidenzia che è importante essere liberi dai condizionamenti esterni del gruppo e dei modelli proposti dai media e dalla pubblicità. Occorre dimostrarsi maturi nella scelta di voler restare lucidi mentalmente quando si vive una situazione di svago, si deve essere consapevoli dei possibili danni alla salute ed è da respingere il modello comportamentale proposto dai media che associa l'atto del bere a successo, divertimento e fascino. Sarebbe bene anche proporre l'alternativa di una convivialità analcolica, e rendere attraente l'immagine di chi sa controllarsi. Bere prima di guidare non è da persone intelligenti: con l'alcol, il tempo di frenata si allunga, mentre si riduce il campo visivo e si ha una percezione distorta delle distanze e della velocità. Cautela infine quando si pensa che il guidatore sobrio, con passeggeri ubriachi, sia la soluzione di ogni guaio: in realtà, in un'auto il conducente respira le esalazioni dei soggetti in stato alcolemico, con conseguenze anche su se stesso (è il re-breathing, cioè l'alcol passivo.​

(...omissis...)

In collaborazione con Aldo Ferrara, professore di malattie respiratorie dell'Università di Siena, e coordinatore scientifico dell'associazione European Automotive Medicine (ERGAM), autore di "Fisiologia Clinica alla guida", Piccin Ed. 2015.

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.omniauto.it/magazine/40687/giovani-auto-emergenza-alcol

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)