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Alcol e dieta sono conciliabili?

Alcol e dieta sono conciliabili?

Alcol e dieta sono conciliabili?

Uno dei punti cardine di questo sito è che è la dose che fa il veleno. Dunque, non esistono cibi cattivi e cibi buoni. Tutto può essere consumato, purché non superi il limite di eccesso. Ad esempio, i grassi saturi non fanno male, bensì sono utili, ma un loro eccesso fa male perché correlato con un introito calorico eccessivo che dunque porta al sovrappeso. Ecco, lo stesso ragionamento si applica all’alcol. Il concetto è ben chiaro se consideriamo che il nostro organismo contiene naturalmente un quantitativo di alcol etilico. Allora perché gli alcolici sono così a rischio? Semplicemente perché bere un bicchiere di vino (125 ml) aumenta la quantità di alcol nell’organismo di 10 volte in più rispetto ai normali livelli fisiologici. È ovvio che ogni eccesso sovraccarichi l’organismo e per gli alcolici è molto facile arrivarci.

Per dare delle misure unilaterali, la dose giornaliera ammessa di alcolici è pari a:

– 250 cc di vino OPPURE 66 cl di birra al 5% di gradazione.

E mai di più, quotidianamente! 66 cl di birra al 5% di gradazione corrispondono alla classica bottiglia grande di una normale Beck’s, Heineken o Moretti. Oltre questa soglia, il consumo non è salutistico anche senza essere alcolizzati e a lungo andare si hanno comunque problemi di fegato. Chi assume 1 g al giorno di alcol etilico per chilo di peso corporeo, l’equivalente di una bottiglia da 75 cl di vino, non sarà un alcolista “doc” ma ha lo stesso il fegato spacciato. 1 g di alcol etilico per chilo di peso corporeo è la dose che non si deve mai superare in un giorno, ma non è affatto raro vedere persone che la superano senza ritenersi alcolizzate. Vi bevete una Moretti grande a pranzo, un aperitivo dopo il lavoro e un bicchiere di vino a cena e, sorpresa sorpresa, siete già out. Fate pure il calcolo delle ore in cui impegnate il vostro organismo per smaltire l’alcol etilico (6-7 g di alcol etilico ogni ora). Sono sicuro che conoscerete tante persone che bevono questa quantità di alcolici e sono convinte di bere senza eccedere. Mezzo litro di vino al giorno sovraccarica già il fegato in modo significativo, anche bevuto su più pasti. Questo significa che un consumo quotidiano di alcolici non è come bere in modo saltuario. Ma il problema è che è molto facile eccedere in entrambi i versi! C’è tanta gente che mentre pasteggia a pranzo la bottiglia di vino ogni giorno se la fa eccome, quindi non minimizzate e non pensate che solo chi frequenta gli Alcolisti Anonimi o è seguito al Ser.T alza troppo il gomito. O magari, vi capita la serata speciale, dove che male faranno due bicchieri di vino in più? Nel frattempo, però, i bicchieri sono 3, 4, 5 ecc.

Le ricerche hanno stabilito che superare 0.6 g di alcol etilico per chilo di peso corporeo al giorno fa SEMPRE male. Tuttavia, anche rimanere in questo limite, come spiego più avanti, ha il problema di apportare molte calorie, togliendo spazio ad altri alimenti. Quindi, mi spiace deludervi, anche “solo” 1 l di birra al giorno a modello tedeschi comunque non si concilia a una dieta equilibrata. Rassegnatevi, non c’è modo di bere alcolici come forse speravate.

Parlando di eccesso di alcolici, la visione del problema negli ultimi anni si è fatta più fatta sensibile, iniziando a usare la definizione di binge eating disorder (“abbuffata alcolica”), anche se ritengo che la definizione sia tutto sommato relativa perché è sempre una forma di alcolismo. Questo fenomeno grave e negativo riguarda quelle persone che non bevono tutti i giorni, ma al sabato sera eccedono con troppi drink. Il problema quindi è anche a livello esistenziale, oltre che di salute, in un meccanismo sociale purtroppo ancora non del tutto riconosciuto come un problema. Il binge drinking è una vera e propria forma di alcolismo, ma spesso si vogliono separare le condizioni per non accorgersi del problema. Il binge drinking è una particolare distinzione, ma è sempre alcolismo. Il discorso non è però banale e la colpa non è solo dei giovani. Come detto, se gli adulti stessi alle loro serate bevono qualche bicchiere di vino di troppo, come possono pretendere che i loro figli non lo facciano con le rispettive compagnie? Tutti loro sono tanti alcolisti occasionali senza rendersene conto! Leggete l’articolo sui danni dell’alcol per approfondire questo tasto.

Alcol e benefici?

Il vino o la birra di per sé può anche far bene come tanti altri alimenti con le rispettive proprietà, ma è l’alcol etilico a essere tossico. E il quantitativo di alcol etilico rende gli alcolici molto problematici, vanificando gli eventuali effetti positivi. Certo, se parliamo di alcune opere d’arte come le birre tedesche non filtrate o di un vino gourmet, parliamo di bevande buone e gustose quanto vuoi, ma l’alcol etilico è e rimane tossico, punto. D’altro canto, la formazione di alcol etilico per diverse bevande alcoliche è cruciale ed eliminarlo non avrebbe senso. Quindi? Quindi, piuttosto preferite alcolici a bassa gradazione, vedi la birra, e rispettate i limiti, senza però illudervi che l’alcol possa fare bene all’organismo perché non è così. Potete avere tutti i polifenoli che volete, ma poi l’alcol etilico rovina tutti i benefici. Diciamo che, nel miglior scenario, un consumo “moderato” di alcolici non peggiora la qualità della vita. Gli studi che vi propinano su prevenzione delle malattie cardiovascolari e riduzione della mortalità sono farlocchi e basati sempre e pedissequamente sulla confusione tra correlazione e causa-effetto. È ovvio che, se non eccedo con gli alcolici, campo di più rispetto a chi eccede. Non è quindi bere birra o vino che aumenta la mia aspettativa di vita, ma la mia aspettativa di vita aumenta perché non eccedo… è un concetto ben diverso! Ovviamente, questo ridimensionamento dei presunti benefici degli alcolici, specie in Italia con il caso eclatante del vino, farebbe drasticamente calare le vendite. Quindi meglio continuare a raccontare bugie e dire che un consumo “moderato” di alcolici (vino?) fa campare di più. Buon vino NON fa buon sangue, ma intossica!

Alcol e prestazione sportiva

Come sappiamo, un’attività sportiva a medio-alta intensità (ciclismo, corsa, nuoto di fondo, sci di fondo, trekking) praticata per almeno 3-4 volte a settimana (equivalenti a 40-50 km di corsa a settimana da poter variare anche tra più sport) non è un consiglio ai fini di uno stile di vita corretto, ma necessaria. Nessuno che non pratichi sport può dire di seguire uno stile di vita corretto, neanche con il pensiero. Cosa c’entra tutto questo con l’alcol? Beh, senza essere alcolisti, quello che forse a tanti sfugge è che due bicchieri di vino (250 cc, appunto) fanno rimanere l’alcol nel sangue per circa 4 ore. I maggiori effetti dell’alcol nell’organismo, in termini sportivi, sono:

– riduzione del numero e della funzionalità dei mitocondri;
– riduzione della sintesi proteica che può durare fino a 24 ore dall’assunzione.

Gli ultimi due punti ci dicono che, per uno sportivo che punti al massimo del proprio potenziale, l’alcol è di fatto controindicato. Si riduce la capacità aerobica, i muscoli non si sviluppano pienamente e il recupero è molto rallentato con catabolismo muscolare. Tuttavia, questi effetti si hanno con un consumo costante di alcolici. Chi vuole godersi ogni tanto una mega pinta di birra, senza ubriacarsi, non si deve preoccupare anche se è sportivo. L’importante, appunto, è non farlo diventare un’abitudine quotidiana e non ubriacarsi, nemmeno con la scusa del “semel in anno licet insanire”.

Gestire gli alcolici nella dieta

La soluzione per chi non vuole rinunciare a un buon alcolico è data dai seguenti 5 punti:

1) non superare le dosi limite (250 cc di vino o 66 cl di birra al 5% di grado alcolico al giorno);
2) non bere mai poche ore prima di un allenamento, ma attendere di smaltire tutto;
3) non bere mai dopo un allenamento, ma solo dopo aver recuperato a sufficienza;
4) considerare l’alcolico nel fabbisogno calorico;
5) astenersi totalmente dagli alcolici in gravidanza e allattamento, prima di guidare e prima di mettersi davanti a macchinari.

Per quanto riguarda il punto 1, chi beve alcolici diversi da vino e birra deve considerare l’equivalente in g di alcol etilico. Per farlo, bisogna partire dalla gradazione alcolica e si ricavano i grammi. Un whisky al 40% di gradazione, per 100 ml, ha 100×0.4×0.8 = 32 g di alcol. Possiamo quindi permetterci 2 bicchierini da 40 ml di whisky al giorno su più pasti o un bicchierino da 70 ml solo in un pasto. Se vogliamo bere una birra ad alta gradazione, la quantità si riduce a 40 cl.

I punti 2 e 3 derivano dal discorso su alcol e prestazione. Sarebbe davvero stupido allenarsi con l’alcol ancora in corpo e uno dei migliori metodi per ritardare il recupero e infortunarsi alla seduta successiva è bere alcolici dopo un allenamento. Checché se ne dica, anche potendo usufruire dei nutrienti nella birra e nel vino, l’alcol etilico ne vanifica l’utilità. State poi attenti perché l’alcol disidrata. È esattamente il contrario di quello che si deve fare prima e dopo un allenamento! In sostanza, per uno sportivo ha senso bere solo nelle giornate di riposo e sapendo che l’allenamento successivo sarà lontano. Cioè, se dovete allenarvi al mattino, bere alla sera prima non è affatto una buona idea. E noi sappiamo che lo sport è condizione necessaria (ma non sufficiente!) per uno stile di vita corretto. Se siete sportivi professionisti, praticamente fate prima a rimanere astemi o al massimo vi potete permettere la Peroni 3.5 quando siete fermi.

Il punto 4 dice che comunque l’alcol apporta calorie! Sono tantissime le persone che assumono alcolici e non li inseriscono nel fabbisogno calorico! 1 g di alcol è pari a 7 kcal. Gli alcolici possiedono anche zuccheri, carboidrati, proteine e sali minerali (più che altro la birra), nutrienti che effettivamente possono essere utilizzati, ma il problema è sempre quello: l’alcol etilico è tossico per l’organismo e quindi l’organismo si sovraccarica quanto più alcol ingeriamo. Una pinta di birra al 5% di gradazione ha 200-220 kcal, mentre un bicchiere di vino (125 cc) ha 130 kcal, ovvero più o meno l’equivalente di uno spuntino. La domanda quindi è: vale la pena “sacrificare” del cibo in più per bere un alcolico? La risposta è prettamente soggettiva, ma lo spunto su cui riflettere è tutt’altro che insignificante. A livello calorico, paradossalmente è meglio bere due pinte di birra una tantum piuttosto che una ogni giorno, essendo 200-220 kcal in più ogni giorno quasi quanto una colazione. Insomma, se vogliamo bere alcolici quotidianamente dobbiamo inevitabilmente rinunciare a de cibo “normale”, con i problemi del caso. A mio parere, se ci gustiamo una buona birra, beviamola ogni tanto, anche nella serata al pub, e che sia a bassa gradazione (4-5%), accompagnata da una buona fonte proteica come carne o pesce grasso. Per uno sportivo che segue uno stile di vita corretto, questo è il miglior modo di consumare alcolici, sia per non sovraccaricare l’organismo con l’alcol sia per le calorie.

Il punto 5 è talmente ovvio che non merita commenti.

Naturalmente, si dà per scontato che non si beva a stomaco vuoto, mentre chi inizia a bere alcolici già al mattino è presumibilmente un alcolista.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.lifetrek.altervista.org/alcol-e-dieta-sono-conciliabili-o-no/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)