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News di Alcologia

Alcol e problemi di coppia

Alcol e problemi di coppia

Alcol e problemi di coppia

Il maltrattamento ha minato profondamente l’integrità delle donne, impoverendole al punto da rendere loro impossibile ogni movimento e la violenza produce effetti devastanti e distruttivi che determinano l’impossibilità di ribellarsi. Nella relazione, poi, tra il maltrattante e la donna che subisce, proprio in virtù del fatto che la violenza avviene in una relazione affettiva e familiare, la donna si trova dentro ad una situazione ambigua, in cui il piano dell’abuso e quello affettivo si confondono e in cui essa sperimenta una confusione tra quello che sente come giusto, e quello che le impone il maltrattante e che lei fa suo per sopravvivere “forse sono io che sbaglio, ha ragione lui”. Ambiguità (intesa come «uno stato di confusione e disorientamento e in particolare assenza di conflitto interno») e vergogna, sono caratteristiche presenti nella violenza domestica, e sono sempre presenti nei racconti delle donne, anche se a volte la vergogna, che è legata alla consapevolezza dell’ abuso subito, interviene solo quando tale consapevolezza riesce a farsi strada. All’inizio la vergogna, spesso, viene trasmessa come paura di «fare brutta figura» all’esterno, di non corrispondere all’idea di coppia ideale, ma in seguito può essere riferita alla percezione della compresenza di due immagini contrastanti di sé e della relazione “lo so che non è giusto come mi tratta”. La donna perde piano piano la capacità di leggere in modo corretto il suo rapporto con il partner, ma soprattutto, in questa confusione, perde la percezione di sé come persona capace di leggere e fronteggiare le situazioni. Le donne vittime di violenza domestica custodiscono di solito il segreto di quello che succede nelle loro case in quanto il loro racconto può non essere creduto o non essere accolto, oppure minimizzato e banalizzato proprio da quelle persone che dovrebbero costituire la loro rete sociale e affettiva di supporto. Ci sono donne che per la prima volta in vita loro parlano delle violenze subite con questo senso di così profonda vergogna che le ha indotte a tacere per anni in un contesto che sentivano non sicuro e contenitivo. Si assiste ad una perdita sempre più marcata di autostima che viene segnalato attraverso il corpo, molte donne vittime di violenza lamentano una serie di disturbi somatici come la depressione, tachicardia, insonnia, difficoltà a deglutire, il sentire “un nodo alla gola”, disturbi gastrointestinali, un silenzio interno e un’ ansia costante. Sono frequenti inoltre:

– Apatia

– Difficoltà di attenzione e di concentrazione

– Instabilità emotiva

– Ansia

– Abuso di alcool, droghe, psicofarmaci

– Paura e sfiducia verso gli altri

– Difficoltà in relazione alla sessualità[1].

L’abuso di alcol

Negli ultimi 10 anni molte ragazze hanno scelto di bere spesso senza conoscere cos’è l’alcol e senza avere ricevuto un informazione completa su come imparare a gestire questa abitudine. Consumare bevande alcoliche non è la stessa cosa per ragazzi e ragazze. Il sesso femminile è più vulnerabile agli effetti negativi dell’alcol e per questo è necessario che le ragazze siano meglio informate su come le bevande alcoliche interagiscono con l’organismo femminile. Poche ragazze sanno che una donna adulta non dovrebbe mai consumare quantità giornaliere superiori ad uno o al massimo 2 bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica e che in alcune circostanze, come nel caso della gravidanza, anche il semplice consumo, pur moderato, è da evitare. Molte ragazze non sanno che al di sotto dei 16 anni l’organismo non è maturo per smaltire l,alcol motivo per cui non bere è la migliore scelta per la sicurezza e la salute. La capacità di smaltire l’alcol si completa intorno ai 18-20 per cui sino a 20 anni è opportuno bere con moderazione e comunque non consumare mai più di una bevanda alcolica al giorno. Abusare di alcol può condurre a difficoltà di relazione,di vita affettiva e familiare, a rotture di legami importanti.

COS’E L’ALCOL ?

L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con una capacità di indurre dipendenza, superiore alle sostanze o droghe illegali più conosciute. Le ragazze (al di sotto dei 16 anni) e le donne anziane sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità del loro organismo a metabolizzare l’alcol. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol, non è un nutriente (come ad esempio lo sono le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece fonte di danno diretto alle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato e il sistema nervoso centrale.

Non esistono quantità sicure di alcol.

Il limite massimo giornaliero da non superare per un adulto che sceglie di bere è di 20-40 grammi per gli uomini e di 10- 20 grammi per le donne; per chi ha più di 65 anni il limite massimo è di circa 10 grammi (1 bicchiere) in assenza di patologie o di controindicazioni. Al di sotto dei 16 anni, nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza, tutte le bevande alcoliche sono da evitare. Evita di bere in gravidanza e in allattamento e quando ti poni alla guida di un qualsiasi veicolo. Se scegli di consumare bevande alcoliche, fallo con moderazione, non superando i limiti massimi, durante e dopo i pasti secondo la tradizione italiana, ricordando che ci sono condizioni o circostanze in cui è opportuno non bere. È importante ricordare che al di sotto dei 16 anni la legge vieta la somministrazione di bevande e che comunque al di sotto di tale età non bere è la migliore scelta per la salute e la sicurezza[2].

Il cambiamento

Negli ultimi decenni profonde trasformazioni hanno investito la sfera delle relazioni familiari e sociali, i costumi e gli stili di vita nel nostro Paese. L’istituzione familiare, in particolare, ha subito grandi cambiamenti, in rapporto all’emergere di nuovi fenomeni demografico-sociali e di nuovi modelli comportamentali, che si presentano con intensità diversa secondo il territorio, le aree culturali e le fasce sociali. Si sono modificate le forme e le strutture familiari: crescono le famiglie ricostituite, i genitori soli e i single non vedovi, le unioni libere.

(...opmissis...)

Fonti Utilizzate:

[1] “Le conseguenze psicologiche della violenza domestica e modalità di intervento” Trento, 24 Novembre 2004 Dr.ssa Angela Gamberini Psicologa – Psicoterapeuta – Volontaria di Linea Rosa

[2] Ministero della Salute Alcol: sei sicura? Le ragazze e l’alcol. Il libretto per conoscere e non rischiare

[3] Istat Evoluzione e nuove tendenze dell’instabilità coniugale Argomenti n. 34 – 2008

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://salottoantoniomoccia.wordpress.com/2016/08/08/alcol-e-problemi-di-coppia/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)