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Alcol, mortalità triplicata per chi cerca lo sballo

Alcol, mortalità triplicata per chi cerca lo sballo

 

Alcol, mortalità triplicata per chi cerca lo sballo

Preoccupano i dati sull’Alto Adige del rapporto dell’Istituto superiore della sanità Il 25,5 per cento dei bevitori «assume alcolici raramente ma in modo smodato»

 

Il “binge drinking” uccide e l’Alto Adige è la provincia dove il rischio di morire è più alto. Tre volte superiore al resto d’Italia. Il grido d’allarme arriva dall’Istituto Superiore della Sanità che ha pubblicato il rapporto “Istisan” dedicato proprio all’emergenza alcol. Il consumo occasionale ma smodato di bevande alcoliche espone i consumatori, soprattutto giovani, al rischio di incidenti stradali e sindromi psicotiche ed epatiche. Le morti altoatesine causate da fattori riconducibili proprio al “binge drinking” sono il triplo rispetto alle altre regioni. A rivelarlo è il tasso di rischio di mortalità elaborato dall’Istituto per ogni singola provincia. Bolzano si trova nella fascia di rischio molto elevato con un valore pari a 7,54.

Solo la Valle d’Aosta presenta una situazione più critica con 8,23. Per capire la dimensione del pericolo il Veneto si ferma a 2,49 e il Friuli Venezia Giulia a 4,54. Critica anche la posizione di Trento che raggiunge il 5,37.

Il vero problema, come detto, è proprio quello del “binge drinking”. L’Alto Adige è di gran lunga il territorio dove il fenomeno è più diffuso sia tra gli uomini (25,5% su tutti i bevitori) che tra le donne (10,4%). In entrambi i casi si tratta del picco nazionale. Le altre regioni sono molto staccate. È sufficiente considerare che il secondo territorio per diffusione del “binge drinking” tra gli uomini è il Molise al 17,9% e tra le donne la provincia di Trento con il 4,8%. Valori distantissimi da quelli registrati a Bolzano che si trova ben sopra la media nazionale. Secondo il rapporto dell’Istituto la fascia d’età più a rischio per il “binge drinking” è quella tra i 18 e i 24 anni e la prevalenza maschile è netta in tutte la fasce d’età tranne in quella tra gli 11 e i 15 anni dove non si registrano particolari differenze di genere. Età, peraltro, in cui assumere alcolici è anche illegale. Il segnale positivo è che tra i sedicenni e i diciassettenni il fenomeno risulta in forte calo.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link

http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2017/05/27/news/alcol-mortalita-triplicata-per-chi-cerca-lo-sballo-1.15402057?refresh_ce

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)