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American Institute for Cancer Research: eliminare alcol dalla dieta, così si riduce il rischio di cancro alla mammella

American Institute for Cancer Research: eliminare alcol dalla dieta, così si riduce il rischio di cancro alla mammella

 

Eliminare alcol dalla dieta: così si riduce il rischio di cancro alla mammella

Report pubblicato dall’American Institute for Cancer Research (Aicr) e dal World Cancer Research Fund (Wcrf). Le conclusioni dopo l’analisi 119 studi su 12 milioni di donne

 

No categorico al fumo. Una forte raccomandazione a svolgere attività fisica e a mantenere nei limiti il peso corporeo. E massima prudenza al cospetto di qualsiasi bevanda alcolica, se anche un solo bicchiere di vino consumato a cadenza quotidiana aumenta la probabilità di sviluppare un tumore al seno.  

 

Non ci sono giri di parole nel report pubblicato dall’American Institute for Cancer Research (Aicr) e dal World Cancer Research Fund (Wcrf). Le due organizzazioni, dopo aver passato in rassegna 119 studi, comprensivi dei dati riguardanti oltre dodici milioni di donne e duecentosessantamila diagnosi di tumore della mammella, hanno concluso che «l’eliminazione dell’alcol dalla dieta è uno dei primi passi che ogni donna può compiere per ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno». Consumando in media dieci grammi di etanolo ogni giorno, quantitativo pari a quello che si annida in una bottiglia di birra o in un calice di vino, la probabilità di ammalarsi può crescere di una quota compresa tra il cinque e il nove per cento: a seconda che la donna sia in età fertile o in menopausa. 

 

Alcol e cancro: meglio non bere  

Nel commentare i risultati, i ricercatori statunitensi sono partiti dall’alcol , quasi a voler rimarcare il suo potenziale cancerogeno: troppo spesso sottovalutato. Il loro messaggio, per gli addetti ai lavori, non è una novità e risulta già da tre anni inserito nei dodici consigli che compongono il Codice Europeo contro il Cancro

 

Non risulta stupito dunque Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, che da anni sollecita la massima informazione nei confronti delle donne. «Lo stupore può essere soltanto figlio della scarsa cultura che porta a non considerare gli effetti negativi dell’alcol sul nostro organismo alla pari di quelli indotti dal fumo di sigaretta. Un errore commesso non soltanto da molte persone, ma anche indotto dai medici, più frequentemente i cardiologi e spesso alcuni nutrizionisti, che affermano che un bicchiere al giorno fa bene al cuore e che bere moderatamente non fa male. In questo modo si ignora la sentenza della Corte di Giustizia che ha specificato che non si possono vantare proprietà salutistiche di una sostanza tossica come qualsiasi bevanda alcolica.  

 

Le maggiori linee guida internazionali hanno ridotto a dieci grammi per le donne e venti per gli uomini la quantità di alcol consumabile ogni giorno. Ma va sempre considerato che, superati i dieci grammi, si incrementa il rischio di morbilità, mortalità e disabilità di oltre duecento malattie e di 14 tipi di cancro, tra cui quello della mammella nelle donne.  

 

Occorre sempre tenere a mente che quando si consuma alcol, questo (etanolo, ndr) e il suo metabolita acetaldeide agiscono come tutti i cancerogeni del gruppo 1». Dunque l’alcol andrebbe evitato. «Una campagna di sensibilizzazione dovrebbe essere rivolta in tal senso in particolare alle ragazze, in funzione del binge drinking - continua Scafato -. Il rischio attuale è già molto alto e preclude all’insorgenza di lesioni al seno che hanno un elevatissima probabilità di trasformarsi in cancro, nel caso della persistente stimolazione estrogenica indotta dal bere».  

 



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.lastampa.it/2017/05/23/scienza/benessere/eliminare-alcol-dalla-dieta-cos-si-riduce-il-rischio-di-cancro-alla-mammella-b9uW7Znpjx047gI02O1d8N/pagina.html+

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)