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Aversa: ASL in campo contro il gioco d�azzardo

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Nell'ambito del secondo seminario di formazione dedicato agli operatori del Progetto "Come quando fuori piove" , svolto in partenariato con il Consorzio di Cooperative Sociali "Icaro", capofila dell'iniziativa, ed il Centro Le Ali, con la presenza del direttore del Dipartimento Dipendenze di Varese, Vincenzo Marino supervisore del Progetto Lottomatica "Gioco-Responsabile", è stata presentata la campagna informativa per la prevenzione del gioco d'azzardo che, verrà distribuita presso gli esercizi commerciali e le tabaccherie della provincia di Caserta. La grafica della campagna che sfrutta i simboli più classici del gioco delle carte, lancia un messaggio diretto e immediato: "Il gioco può creare dipendenza. Se sei dipendente dal gioco o conosci qualcuno che lo è, c'è chi può aiutarti". Principale strumento di diffusione saranno delle vere e proprie carte da gioco, realizzate con la stessa tecnica di quelle vere, ma con una sorpresa: le classiche figure francesi sono proposte come guitti e pagliacci. Insomma si rivelano per quello che sono: dei soggetti inaffidabili. Viene anche riportato il numero verde cui rivolgersi per richieste di aiuto: 800 97 41 49, insieme all'indicazione di giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 20,00. Il dott. Antonio D'Amore, direttore del Dipartimento Dipendenze ex-ASL Ce2, nella presentazione della campagna ha sottolineato che, "risulta fondamentale il ruolo svolto dalle strutture sanitarie e socio-sanitarie presenti sul territorio che oltre al compito di monitorare il fenomeno e pianificare le azioni di intervento, nel caso siano riscontrabili comportamenti problematici, sono tenute a sviluppare programmi di informazione e prevenzione soprattutto nei confronti dei giovani che sono maggiormente esposti ai rischi potenziali rappresentati dall'aumentata penetrazione sociale dei giochi pubblici. E' dal 2003 che abbiamo dato una risposta attiva in questo senso con la creazione di una Unità Operativa dedicata, unica in Campania, con sede nel Comune di S.Prisco, in via di S.Matrona. Qui vengono trattate, da un equipe specializzata, le principali dipendenze comportamentali come il gioco d'azzardo patologico (GAP), la dipendenza da cibo, le dipendenze tecnologiche (da internet, computer, cellulare, televisione, videogame, la dipendenza da sesso (sex addiction), la dipendenza affettiva (love addiction) e la co-dipendenza. "
Una recente indagine condotta nella Regione Campania dall'Osservatorio Internazionale sul Gioco e volta a rilevare tramite intervista telefonica, gli indici di vulnerabilità al gioco, ha rilevato alcuni tratti salienti collegati con i giocatori. Per la provincia di Caserta, la ricerca che è stata svolta in collaborazione con l'Unità Operativa "Nuove Forme di Dipendenza" ha riguardato un numero di 450 persone calibrato sull'incidenza che la popolazione di questa provincia ha sul totale regionale (15%). Il questionario è stato sottoposto ad un campione comprendente per il 67% donne e per il restante 33% uomini. Le fasce d'età più indagate sono state quelle dei maggiorenni (solo il 10% aveva un'età inferiore ai 18 anni) con punte maggiori nelle fasce 19-40 e oltre 50 anni. "L'aspetto più interessante" ha affermato il dott. Giovanni Di Martino, psicologo e dirigente dell'U.O. Nuove Forme di Dipendenza (ex ASL Ce2), "è il dato dell'elevata scolarizzazione, con oltre il 70 % di diplomati .
Prevalgono nella maggior parte degli intervistati impiegati e operai, che per la metà risultano coniugati (58%). Questi dati e la prevalenza di un comportamento "ludico" del gioco , consentono di affermare che nel territorio esiste un contenuto indice di rischio, a ragione di una buona tenuta di fattori quali la minore disponibilità economica o la scarsa tendenza ad investire il proprio danaro in attività rischiose poiché soggette a maggiore aleatorietà.. La ricerca tuttavia, sottolinea anche come sia fortemente presente, nei tratti culturali prevalenti, una significativa fiducia nelle potenzialità offerte dal gioco stesso : oltre il 40% degli intervistati, ricorre al gioco per migliorare la propria condizione di vita. Questo è un aspetto da non sottovalutare in quanto rappresenta un rischio potenziale verso la problematicità, proprio per l'incalzare dell'aumento dell'offerta di mercato e della maggiore prossimità dei punti di gioco.