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Forensic Science International: metodo per identificare una sostanza simile all�ecstasy in campioni biologici

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Una nuova "designer drug" che sta circolando recentemente in diversi paesi, è la N-idrossi-3,4-metilendiossimetamfetamina (N-OH-MDMA), analogo del ben più noto MDMA (ecstasy) dal quale differisce per la presenza di un gruppo ossidrilico sull'atomo di azoto. Di questa molecola sono disponibili solo poche informazioni in letteratura e la rapida comparsa di nuove droghe di sintesi sul mercato illecito, fa emergere la costante esigenza di individuare metodi di screening in grado di determinare rapidamente ed in modo efficace, la composizione di nuove preparazioni e la loro rilevazione nei campioni biologici. A questo proposito, la rivista Forensic Science International ha pubblicato il lavoro di un gruppo di ricerca giapponese dell'Istituto Nazionale per la Salute, che si è occupato di studiare il metabolismo a cui va incontro questa "designer drug", N-OH-MDMA, sviluppando un metodo analitico per identificarla nei liquidi biologici di ratto. Il gruppo di ricerche guidato da Ruri Kikura-Hanajiri ha infatti analizzato il plasma, le urine e i peli di ratti a cui era stato somministrato l'N-OH-MDMA per 10 giorni (5 mg/kg/giorno, i.p.), utilizzando una tecnica in cromatografia liquida ad ultraprestazioni accoppiata alla spettrometria di massa (UPLC-MS/MS). Il plasma, le urine ed un estratto dei peli di ratto, sono stati purificati utilizzando una procedura di estrazione in fase solida, evitando durante il trattamento dei campioni, l'ambiente basico a causa dell'instabilità dell'N-OH-MDMA in queste condizioni. Dai risultati emerge che il prodotto viene escreto nelle urine nell'arco di 72 ore principalmente sotto forma di MDMA e del suo corrispondente demetilato, la 3,4-metilendiossiamfetamina (MDA). Nei peli invece è stato possibile rilevare la presenza sia della molecola tal quale (0.03 ng/mg) dopo 4 settimane dalla prima somministrazione, che dei suoi metaboliti quali N-OH-MDA (0.13 ng/mg), MDMA (149 ng/mg) e MDA (52 ng/mg). La metodologia analitica sviluppata può dunque costituire un utile strumento per la determinazione dell'analogo idrossilato dell'ecstasy e dei suoi metaboliti nei liquidi biologici.