338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Il consumo moderato di birra può ridurre le malattie cardiache?

Il consumo moderato di birra può ridurre le malattie cardiache?

Malattie cardiache: beviamoci su, ma che sia birra

Per uno studio il consumo moderato della bionda riduce i rischi del 25%

‘Una bionda per la vita’ recitava qualche anno fa lo spot pubblicitario di una nota birra italiana. Ed effettivamente sarebbe bene bere un bel bicchiere di birra al giorno: che lo si faccia con gli amici la sera in un pub o durante i pasti non importa, il corpo ringrazierà comunque. In particolare a trarre effetti positivi dalla bionda sarà il cuore.

A riconoscere i benefici della birra sono stati i ricercatori dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Isernia) che a seguito di uno studio, pubblicato in ‘Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Disease’, hanno riscontrato come tale abitudine può ridurre il rischio di malattie cardiache fino al 25%.

A tale conclusione i ricercatori sono arrivati dopo aver analizzato oltre 150 ricerche precedentemente realizzate sugli effetti del consumo di alcolici sulla salute. Non solo la birra farebbe bene al cuore, ma non vi sono evidenze che possa influire sullo sviluppo di demenza, cancro o altre malattie. Anzi, ricordano i ricercatori nella pubblicazione della studio, l’evidenza suggerisce che nel rapporto tra il consumo di alcol (birra compresa) e tutte le cause di mortalità, vi è minor rischio per i consumatori moderati di alcol rispetto che per gli astemi o i bevitori pesanti.

“A meno di non essere in presenza di un alto rischio di tumori collegati all’alcol, nei casi di dipendenza da alcol non c’è motivo per scoraggiare gli adulti sani che consumano moderatamente birra dal continuare a farlo” sottolineano i ricercatori alla testata inglese ‘Telegraph’.

‘Consumo moderato’: è questa l’espressione chiave perché non via siano effetti negativi nel bere birra. E per consumo moderato si intendono due pinte al giorno per gli uomini e una per le donne.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)