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Lavori a rischio, alcol test prima del turno: arriva regolamento attuativo che fa discutere

Lavori a rischio, alcol test prima del turno: arriva regolamento attuativo che fa discutere

 

Lavori a rischio, alcol test prima del turno: arriva regolamento attuativo che fa discutere

Chi fa impieghi pericolosi può ricevere controlli a sorpresa da parte del suo responsabile. Ma c'è chi non è d'accordo sui valori: "Il limite è troppo alto"

Chi fa lavori a rischio può ricevere controlli a sorpresa da parte del suo datore di lavoro, attraverso un test alcolemico subito prima dell’inizio del suo turno. E se il livello di sostanza nel suo sangue è di 0,3 grammi/litro o superiore è costretto a tornarsene a casa. Oggi allo Stato Regioni arriva un regolamento attuativo già fonte di scontri e di polemiche. Lo ha scritto un comitato di tecnici dei cosiddetti enti ispettivi, cioè ministero alla Salute, Uffici del lavoro e Asl e serve a dare completa applicazione alla legge che riguarda appunto le attività lavorative che comportano maggior rischio per i dipendenti stessi e per altre persone.

I primi a mettersi di traverso sono coloro che curano chi ha problemi con l’alcol, cioè i membri della Società italiana di alcologia. "Il limite non doveva essere 0,3 ma 0 – dice il vice presidente Gianni Testino –. Non ha senso ammettere anche solo che si beva un bicchiere. Il messaggio che si dà è sbagliatissimo".



Le novità. Il regolamento introduce varie novità. Intanto per la prima volta fa una lista unica degli impieghi a 'elevato rischio per la sicurezza' per l’utilizzo sostanze stupefacenti, psicoattive (i farmaci) e l'alcol. Ci sono coloro che lavorano impiegando gas tossici e chi fabbrica fuochi di artificio. Ci sono chirurghi e altro personale sanitario che possa andare incontro a 'ferite da taglio o da punta'. C'è chi ha dotazioni di armi, quindi tutte le forze di polizia, ma anche i militari e le guardie giurate. Poi coloro che guidano veicoli dove sono trasportate merci pericolose. Il personale ferroviario e gli addetti alla circolazione di treni e mezzi pubblici vari, ma anche i controllori di volo e 'il personale aeronautico di volo'. Numerosi coloro che appartengono alla categoria che svolge 'attività nel settore dell'edilizia e delle costruzioni' se sta in quota ad altezze superiori di due metri. Poi ci sono i minatori. 

Le scuse più folli per sfuggire ai controlli

Controlli a sorpresa. Riguardo all'uso dell'etilometro per fare i controlli, teoricamente la legge lo prevedeva già, ma non dava indicazioni su quando fare i test e fissava solo il divieto di bere durante i turni. Il regolamento invece dà la possibilità al datore di lavoro, con i suoi medici o con quelli degli enti ispettivi, di controllare a sorpresa i dipendenti prima dell’inizio del turno, in qualunque giornata di lavoro. Con la norma quindi dovrebbero essere fatti più controlli.

Polemica sui valori. Il problema è quello 0,3 di alcolemia. Da quel valore compreso in su scatta lo stop al lavoro. C’è stato dibattito nel comitato su quale soglia mettere. In molti preferivano lo 0,2 (valore già adottato, in attesa del regolamento, da diverse regioni). Gli strumenti per misurare la quantità di alcol nel sangue, infatti, possono non essere precisissimi e comunque avere un margine di errore appunto dello 0,1, cosa che porterebbe teoricamente anche chi non ha bevuto ad avere una lieve positività. E lo stesso livello di alcol del sangue lo può anche produrre l’organismo stesso per via endogena, cioè da solo.

"In questo modo buttiamo via anni di prevenzione ed educazione sui giovani – dice Testino -.  Abbiamo sempre spiegato che il rapporto tra alcol e salute è una scelta individuale, ma ci sono settori in cui entrano in gioco problemi etici. Sul lavoro non solo danneggiamo noi stessi, ma rischiamo di fare male anche a terzi". Il medico concorda sul fatto che 0,1 andava bene come limite sopra il quale bloccare tutto. "Già con 0,2, in base a tutte le tabelle ministeriali, ci sono delle alterazioni della performance psicofisica. L'alcol a quel livello tra l’altro riduce la percezione del rischio. Allora la domanda che dobbiamo porre è: volete che il chirurgo entri in sala per un vostro caro con lo 0,2? Vi andrebbe sapere che ha quel valore di alcol nel sangue il pilota del vostro aereo?". Tra l’altro il codice della strada prevede il limite dello 0,5 perché ci siano sanzioni, ma per i neopatentati impone lo zero. "E che succede se un ventenne è in macchina per lavoro? Quale limite deve rispettare?".

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.repubblica.it/cronaca/2016/10/20/news/l_alcol_test_per_i_lavori_pericolosi_-150172853/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)