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Lotta al cancro, il vino finisce nella lista nera dell’UE: si accende la polemica

Lotta al cancro, il vino finisce nella lista nera dell’UE: si accende la polemica

Lotta al cancro, il vino finisce nella lista nera dell’Ue. Quattro regioni italiane si ribellano

Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte  fanno fronte comune "per fermare il disastro" in merito ad alcune indicazioni del Piano d'azione di Bruxelles che, dicono, "hanno dell'incredibile"

Roma - La miccia è stata accesa mercoledì con l'annuncio a Bruxelles dei contenuti del Piano d'azione predisposto dalla Direzione generale per la sicurezza alimentare per la lotta al cancro (Europe's Beating Cancer Plan). Se l'obiettivo è ampiamente condivisibile, non è piaciuto nel carteggio Ue il riferimento al vino che, tout court, nuocerebbe gravemente alla salute.

Immediata è stata la levata di scudi da parte del mondo produttivo del vino made in Italy, un settore che solo in Italia conta su 1,3 milioni di addetti. Sos lanciato dalla filiera vitivinicola di Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Copagri, Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi, a cui ha già prontamente replicato l'Unione Europea con le assicurazioni fornite dal vicepresidente dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas, secondo cui l'Unione europea non ha alcuna intenzione di proibire il vino, né di etichettarlo come una sostanza tossica.

“È necessario - chiedono le associazioni della filiera del vino - scongiurare il rischio che decisioni dogmatiche mettano in pericolo il futuro di una filiera strategica per il nostro Paese come quella vitivinicola, senza peraltro riuscire a trovare una soluzione ai problemi di salute pubblica”. La partita è ancora lunga: nuove norme comunitarie sono attese sulle etichette nel 2022 e 2023, ma la preoccupazione sia del comparto vino che per quello della carne, altra produzione dell'agroalimentare citata nel Piano d'azione Ue, resta e cresce.

Sabato l'iniziativa degli assessori alle Risorse agroalimentari di Fvg, Veneto, Lombardia e Piemonte, che fanno fronte comune "per fermare il disastro" in merito ad alcune indicazioni del Piano d'azione che, dicono gli assessori, "hanno dell'incredibile". "Il consumo moderato e consapevole del vino, che fa parte delle tradizioni e dello stile di vita degli europei, sarebbe quindi assimilato all'abuso di alcol e di superalcolici - scrivono in una nota congiunta gli assessori, tra i quali Stefano Zannier per il Friuli Venezia Giulia - rileviamo come tutto ciò si ponga in antitesi con quanto la comunità scientifica ha più volte affermato, riconoscendo al vino importanti ricadute positive sulla salute sia per i benefici apportati da piccole quantità di alcol sia per gli altri componenti di questa bevanda, tra i quali diversi antiossidanti sicuramente 'amici' della nostra salute".

"Le conseguenze - affermano gli amministratori - per uno dei settori più importanti dell'agricoltura italiana ed europea sarebbero devastanti: le politiche di sviluppo che da sempre accompagnano il comparto sarebbero messe pesantemente in discussione e tutto ciò sarebbe addirittura accompagnato dall'invito a riportare sulle etichette immagini e scritte che oggi siamo abituati a vedere sui pacchetti di sigarette".

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.ilsecoloxix.it/italia/2021/02/06/news/lotta-al-cancro-il-vino-finisce-nella-lista-nera-dell-ue-quattro-regioni-italiane-si-ribellano-1.39869753

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)