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News di Alcologia

Modena, multe anti-alcol: da aprile campagna informativa

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L'oste suona la campanella per l'ultimo giro di ordinazioni. Una scena da Regno Unito, ma che calza a pennello con la situazione che i locali pubblici del Comune di Modena vivranno nei prossimi giorni: dopo il periodo di tre mesi sperimentazione, fino al 7 aprile partirà una campagna di "sensibilizzazione" della polizia municipale sull'ordinanza anti-alcol varata dalla giunta Pighi. In questo periodo, gli agenti informeranno i cittadini sui comportamenti da tenere e sulle sanzioni che rischiano.
E' destinata a fare discutere l'ordinanza in materia di sicurezza urbana per contrastare l'abuso di alcol negli spazi e nelle aree pubbliche. Su queste aree, all'i nterno di tutto il territorio comunale, è vietato consumare o detenere ogni genere di bevanda alcolica, in contenitori di qualsiasi tipo dalle 20 alle ore 7 del giorno successivo: gli alcolici si potranno consumare all'interno di bar, locali, ristoranti e nei loro eventuali spazi di pertinenza all'aperto, oltre che nei circoli e nelle associazioni autorizzati che comunque non possono vendere o cedere alcolici per l'asporto. Il divieto varrà anche per le attività con vendita di alimentari di produzione propria (pizzerie al taglio, piadinerie, kebab) a cui è consentito vendere, insieme agli alimentari prodotti, bevande alcoliche di gradazione inferiore ai 6 anche dalle 20 alle 22, se destinate ad essere consumate all'interno degli stessi: peccato che questo tipo di esercizio non abbia così tanto spazio al suo interno adibito proprio a questo scopo. La campagna di comunicazione del Comune sta già presentando un difetto di chiarezza: nel presentare ieri mattina il provvedimento, l'assessore delle politiche giovanili Fabio Poggi prima ha spiegato che l'ordinanza è in vigore in un'a rea poco più estesa del centro storico, compresa fra viale Muratori, via Tassoni, Via Emilia Ovest, via Zucchi/Cialdini, la linea ferroviaria, via Menotti e via Trento Trieste; ma subito dopo il comandante della polizia municipale Franco Chiari ha dichiarato che il provvedimento avrà effetto su tutto il territorio comunale. Insomma, il bivacco di immigrati che si scolano una cassa di birra in un parcheggio e una coppia che passeggia per il parco Amendola sorseggiando un drink saranno trattati allo stesso modo: sanzioni da 50 a 300 euro a chi verrà trovato bere o detenere alcolici in aree pubbliche. Si legge nell'ordinanza che è possibile consumare alcol nelle aree concesse per il plateatico ai pubblici esercizi e nelle aree adiacenti, durante il solo orario di apertura: ma il concetto di "adiacenza" è tutt'altro che ben definito e la valutazione caso per caso sarà lasciata alla discrezione delle autorità preposte. Se un cittadino consuma uno spritz a 30 metri dal locale dove lo ha acquistato è ancora nelle sue adiacenze? Se un tale berrà in via Ganaceto una birra comprata in piazza della Pomposa? L'assessore non vuole passare per sceriffo: "Noi lavoriamo solamente per il rispetto del territorio - afferma Poggi - Non vogliamo essere proibizionisti, ma vogliamo solo puntare alla salvaguardia dei giovani e della città". I locali del centro storico verranno tappezzati con locandine informative che ricorderanno, oltre a quanto già enunciato, anche il divieto all'a lcol per gli under 16, mentre i vari pub che nella bella stagione estiva traslocheranno nei parchi cittadini si troveranno per le mani una bella gatta da pelare: gli esercizi che non puliranno l'a rea antistante e che violeranno l'ordinanza, rischieranno sanzioni fino a 500 euro e se la violazione si ripeterà per due volte in un anno, ci sarà la chiusura per tre giorni. Nel frattempo, i cittadini dovranno affrettarsi: l'oste ha appena suonato la campanella