Buone notizie per la Liguria per quello che riguarda la lotta contro l'alcolismo. È un genovese, Gianni Testino, il nuovo presidente nazionale della SIA, la Società Italiana di Alcologia, fondata nel ‘79 a Padova, per affrontare su basi scientifiche il complesso problema del rapporto tra uomo e alcol. Un problema immenso che genera costi sociali e sanitari al Servizio Sanitario Nazionale, stimati intorno ai 25 miliardi di euro all'anno, come ha sottolineato Emanuele Scafato, presidente uscente di SIA, direttore del reparto prevenzione dell'Istituto Superiore di Sanità, e direttore del centro collaboratore sui problemi alcol correlati dell'OMS. «Non mi stanco di ricordare che le epatologie del futuro saranno sostanzialmente delle alcologie — spiega Testino — cito solo i numeri della Liguria dove già adesso l'80% delle morti per malattie al fegato è dovuto all'alcol; il 50% delle morti da cirrosi epatica è da alcol; sempre l'alcol è la seconda causa di tumore del fegato, e la seconda causa di trapianto di fegato». Gianni Testino, epatologo dell'Ospedale San Martino, già direttore del Centro Alcologico Regionale, sarà presidente per quattro anni con una strategia ben precisa: «Tra le nostre priorità ci sarà il rafforzamento della rete delle Sezioni Regionali in tutte le nostre venti regioni, da effettuare insieme al consolidamento della collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e l'OMS. Un altro aspetto fondamentale sarà quello di implementare gli sforzi, per sviluppare un cambiamento culturale nel settore epatologico. Aggiungo anche che con l'introduzione dei nuovi farmaci anti epatite C, nei prossimi anni il consumo di alcol sarà di gran lunga la prima causa di malattie epatiche. Gli epatologi dovranno quindi essere epato-alcologi, o comunque dovranno collaborare strettamente con un esperto internista di medicina delle dipendenze, soprattutto nel settore trapiantologico»

Come pensate di agire?

«Si faranno nuovi programmi di prevenzione nei confronti dei giovani con il superamento di metodologie che oggettivamente non hanno dato risultati confortanti. Verranno anche fatti programmi di identificazione precoce, attualmente solo il 20-30% dei pazienti viene identificato in questa fase; questo comporta costi aggiuntivi per il SSR che si potrebbero evitare».

L'alcolismo è una patologia che coinvolge anche le persone vicine al diretto interessato. Intendete investire risorse per aiutare anche loro?

«Verrà dato risalto a un nuovo modo di lavorare perché la giusta accoglienza di parenti e famiglie è la chiave vincente per raggiungere il successo finale».

A proposito di successo finale, qual è la cura migliore per uscire da questa dipendenza?

«Crediamo nell'efficacia dei gruppi di auto aiuto, come il club degli alcolisti in trattamento, alcolisti anonimi e i gruppi per i familiari degli alcolisti; per questo verranno dedicate più risorse alla loro diffusione».

L'alcolismo è una dipendenza, esistono relazioni precise con le altre?
«L'alcologia non sarà isolata, dovrà occuparsi anche delle dipendenze da sostanze e da comportamento, per le note commistioni. Nel 40% dei casi abbiamo associazioni gioco con alcol; i disturbi alimentari possono associarsi a problemi alcol correlati fino al 60% dei casi».

(...omissis...)