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Cyberbullismo: cos'è, come riconoscerlo e come intervenire

Cyberbullismo: cos'è, come riconoscerlo e come intervenire

 

Cyberbullismo: cos'è, come riconoscerlo e come intervenire

 

 

Sempre più spesso si sente parlare di cyberbullismo. Ma di che cosa si tratta, come si possono riconoscere i sintomi e qual è il modo giusto per aiutare il proprio figlio a superare il trauma? Lo abbiamo chiesto a Michele Facci, psicologo e formatore, che da anni si occupa del rapporto mente-tecnologie.

 

Cyberbullismo e bullismo: la differenza
«Entrambi hanno alcune caratteristiche in comune: si tratta di una serie di azioni ripetute nel tempo, a danno di una vittima specifica» sottolinea l'esperto. Non si tratta quindi di un episodio estemporaneo, ma di una consuetudine che mina, di giorno in giorno, l'autostima e la sicurezza della vittima. «La differenza, però, tra bullismo e cyberbullismo è il luogo dove questo accade. I bulli agiscono nel mondo reale, i cyberbulli online».

Una differenza molto importante: «Pur soffrendo, quando rientra a casa, la vittima di bullismo si sente protetta. Chi, invece, è vittima di attacchi in rete, non si sente mai al sicuro, perché attraverso la mail o il telefono è sempre raggiungibile».

  

La pervasività del cyberbullismo è dunque maggiore e aggravata dal fatto che, in alcuni casi, «gli attacchi possono essere anonimi. Quindi la vittima ignora anche chi sia il suo carnefice, sentendosi ancora più sola e disperata».


Cyberbullismo, un esempio

Un caso classico di cyberbullismo avviene tra le giovani coppie. «Un ragazzo e una ragazza stanno insieme per un po' di tempo e, magari, si scambiano delle immagini erotiche. Quando la relazione finisce, lui o lei ricatta l'ex partner dicendo che prenderà le foto e le posterà online. In questo caso, ricorrere all'aiuto dei genitori è ancora più complicato».

 

Effetti del cyberbullismo

Essendo più pervasivo, il cyberbullismo è anche più impattante, ma non solo dal punto di vista psicologico. Ci sono anche delle ricadute legali gravi da tenere in considerazione. «Pur non essendoci ancora una vera e propria legge sul cyberbullismo, al momento chi vi ricorre può incorrere in un insieme di reati – precisa l'esperto –. Se insulto la professoressa nel corridoio è possibile che non accada niente, se lo faccio online invece si tratta di diffamazione. Spesso, quando si parla di cyberbullismo si può incorrere in questi reati: molestie, stalking, violazione della privacy e del diritto d'autore, perché magari si utilizza un'immagine senza avere il consenso di chi è ritratto. Nei casi più gravi, in cui si pubblichino foto erotiche di minorenni si parla anche di detenzione di materiale pedopornografico, con ripercussioni anche penali. E se è vero che fino ai 14 anni i minori non rispondono penalmente per i reati commessi, ne risponde comunque civilmente la famiglia»

Prevenire il cyberbullismo
Per prevenire comportamenti di questo tipo e insegnare ai propri figli a difendersi, bisogna iniziare fin da quando sono molto piccoli.

1. Essere presenti
«L'educazione alla tecnologia deve iniziare subito, nel momento stesso in cui mettiamo in mano il telecomando ai bambini. È necessario educare i bimbi alla tecnologia, accompagnandoli con regole e con la propria presenza, facendo capire che comporta dei pro, ma anche dei contro. Se voglio far usare un'app a mio figlio di tre anni posso farlo, ma solo se la scelgo io e la uso insieme a lui».

2. Mantenere un buon rapporto con i figli
Un'altra forma di prevenzione è la qualità del rapporto tra genitori e figli: «Se il ragazzo capisce che ci siamo, che può parlare con mamma e papà, perché sono interessati a lui e non solo ai suoi voti, allora ci parlerà anche delle sue difficoltà e problemi».


3. Parlare di cyberbullismo

Infine, è molto importante spiegare che esiste il cyberbullismo, come funziona e come difendersi. «Consiglio di farlo già ai bambini di 7-8 anni, che cominciano a usare il computer, per iniziare già a capire che dentro a internet ci sono sia cose belle, sia sbagliate: come gli insegniamo a non prendere le caramelle dagli sconosciuti, dovremo anche educarli a non parlare con gli sconosciuti online».

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.nostrofiglio.it/bambino/cyberbullismo-come-riconoscerlo-intervenire

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)