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Cannabis e problemi respiratori: un pericolo ancora troppo sottovalutato

Cannabis  e problemi respiratori: un pericolo ancora troppo sottovalutato

Cannabis  e problemi respiratori: un pericolo ancora troppo sottovalutato

I risultati di una ricerca condotta in Turchia, mostra gli evidenti effetti nocivi della cannabis sulla salute dei ragazzi. Una campagna per sensibilizzare le famiglie sul tema

Quando si parla delle conseguenze del consumo abituale di cannabis sulla salute si pensa più agli effetti dello “sballo” che alla salute dei polmoni. Tuttavia, anche gli effetti sulla salute respiratoria non vanno assolutamente sottovalutati. Gli effetti dello spinello sui polmoni non sono mai stati studiati a causa di problemi di legalità e della difficoltà di esaminare separatamente gli effetti della cannabis e quelli del fumo di tabacco. Una prima revisione sistematica pubblicata a fine 2016 mostrava infatti la mancanza di conoscenze solide sull'argomento l'urgenza di chiarire questi meccanismi, specie in relazione al connubio fra consumo di cannabis e fumo di tabacco.

Una ricerca condotta in Turchia

Una recente analisi presentata a Milano in occasione del Congresso Europeo di Salute Respiratoria (ERS Congress) condotta da un team di ricercatori turchi su un gruppo di giovani di 16 anni ospiti presso un centro di disintossicazione di Istanbul che avevano consumato quotidianamente cannabis per circa 4 anni, mostra chiaramente che il fumo di cannabis, come quello di sigaretta,  è associato a un deterioramento dei parametri spirometrici, quelli cioè che misurano l'idoneità delle vie respiratorie nel trasporto dell'ossigeno - rispetto ai risultati del gruppo di controllo su maschi sani della stessa età e città. Sia la FVC (che misura il volume massimo di aria espirata), che la FEV1, che indica invece il volume massimo d'aria espirata in un secondo, risultavano statisticamente più basse rispetto al gruppo di non fumatori di valori compresi fra il 25 e il 75%.

Evidenti effetti nocivi sulla salute dei giovani

Gli effetti negativi sulla salute dei giovani fumatori di cannabis sono risultati evidenti. Il 56% di loro soffre di congestione nasale, il 76% di catarro , il 75% di loro ha difficoltà nello svolgere attività fisica, il 51% soffre di dispnea, uno dei principali sintomi di affaticamento respiratorio, e il 57% convive quotidianamente con una tosse cronica. Anche la marijuana contiene sostanze cancerogene, i cui effetti non sono ancora ben noti a causa della mancanza di studi sull'argomento.

“Fumare da giovani significa costruirsi un futuro pieno di problemi di salute”, spiega Roberto Boffi dell’istituto nazionale dei tumori di Milano. “In primo luogo il fumo peggiora la qualità della vita, producendo a lungo termine difficoltà respiratorie anche a riposo, spesso come conseguenza di una scarsa abitudine all'attività fisica che risulta più difficoltosa anche nei fumatori abituali più giovani. Per non parlare delle malattie respiratorie ostruttive, come asma e BCPO molto più frequenti in chi fuma, e del tumore al polmone, per il 90% dei casi provocato dal fumo”.

C’è inoltre un rischio in più per i fumatori di cannabis. Spiega Boffi: “Uno studio di qualche anno fa condotto ad Amsterdam aveva dimostrato che i fumatori abituali di cannabis hanno statisticamente più episodi di pneumotorace (cioè la rottura improvvisa di un polmone), a causa delle continue manovre inspiratorie forzate che sono implicite nell'atto di fumarla e che determinano un precoce consumo dei polmoni, specie nelle zone apicali”.

Come fare dunque per smettere? Anche se non è facile, tutti possono farcela, specie se ci si aiuta con alcune strategie e - nei casi di fumo cronico - con l’aiuto di un centro medico. – affermano gli esperti della Campagna Healthy Lungs for Life, la campagna rivolta al pubblico a settembre negli stessi giorni del Congresso.

Ecco alcuni suggerimenti iniziali degli esperti:

  • impostare la data dell' “ultima sigaretta”;
  • cercare di individuare che cosa fa scattare in noi la voglia di fumare e cercare di evitare questa situazione;
  • ricordare spesso a noi stessi perché sentiamo il bisogno di smettere di fumare;
  • frequentare luoghi dove le persone non fumano;
  • tenere occupata la mente.
  • L'esercizio fisico quotidiano per esempio è una buona distrazione e aiuta a contrastare il possibile aumento di peso dovuto all'astinenza.
  • Bere molta acqua, fare respiri profondi e non avere paura di chiedere aiuto al medico, al farmacista o all'infermiere o di considerare servizi di helpline telefonico o tramite internet.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.agi.it/salute/cannabis_e_problemi_respiratori_un_pericolo_ancora_troppo_sottovalutato-2130196/news/2017-09-07/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)