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Università del Texas: l’uso prolungato di cannabis modifica il circuito della gratificazione

Università del Texas: l’uso prolungato di cannabis modifica il circuito della gratificazione

L’uso prolungato di cannabis modifica il circuito della gratificazione

Fonte: Human Brain Mapping

L’assunzione cronica di cannabis interrompe i naturali processi di gratificazione del cervello: questa è la conclusione di uno studio condotto dall’Università del Texas (USA) che dimostra per la prima volta – attraverso le immagini rilevate con risonanza magnetica funzionale – come i consumatori da lungo tempo di tale sostanza mostrino maggiore attività cerebrale nel sistema meso-cortico-limbico a seguito di uno stimolo costituito da cannabis, rispetto a stimoli di tipo naturale.

La ricerca ha coinvolto 59 consumatori che facevano uso quotidiano di cannabis da lungo tempo (12 anni in media) e 70 soggetti controllo non consumatori ai quali è stato chiesto se desiderassero utilizzare cannabis dopo essere stati sottoposti a stimoli visivi e tattili connessi a tale sostanza oppure di tipo naturale, come la frutta.

Dai risultati è emerso come i consumatori di cannabis mostrassero una maggiore risposta agli stimoli connessi a tale sostanza nelle regioni cerebrali connesse ai processi della gratificazione, ovvero la corteccia orbitofrontale, lo striato, il giro cingolato anteriore, il precuneus e l'area ventrale tegmentale. Nei consumatori è inoltre emersa una correlazione cervello-comportamento fra la risposta agli stimoli connessi alla cannabis nelle regioni fronto-striatali-temporali e il desiderio soggettivo di assunzione (craving), le problematiche connesse all’utilizzo di cannabis, all’astinenza e ai livelli dei metaboliti del THC.

Lo studio, riferiscono i ricercatori in conclusione, dimostra l’iper-responsività e la specificità della risposta del cervello agli stimoli correlati alla cannabis nei consumatori a lungo termine. Pur non fornendo informazioni sulla causalità e sulle possibili correlazioni tra risposta neurale e gli indicatori del consumo di cannabis (cioè i livelli di THC), i risultati confermano come le alterazioni nel sistema della ratificazione siano, in parte, legate al consumo di cannabis.

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