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Anoressia: multa e carcere a chi istiga, cure obbligatorie per chi si ammala

Anoressia: multa e carcere a chi istiga, cure obbligatorie per chi si ammala

 

 

Salute, in Aula battaglia bipartisan: multa e carcere a chi istiga all’anoressia, cure obbligatorie per chi si ammala

 

 

Multe salate e fino a 2 anni di carcere per chi istiga all’anoressia e alla bulimia. E cure obbligatorie se chi soffre di disturbi del comportamento alimentare rischia la vita. Il Parlamento si mobilita, con 4 proposte di legge e il sostegno di quasi tutti i gruppi, contro un fenomeno in preoccupante crescita che non riguarda solo il mondo della moda. In Italia, quasi tre milioni di giovani e adolescenti sono entrati nel tunnel dell’anoressia e della bulimia, e l’asticella dell’età si abbassa sempre di più ad indicare che il disagio psichico che si nasconde dietro queste patologie autodistruttive è in espansione.

MALEDETTI 35 A soffiare sul fuoco di un fenomeno che negli Usa è già stato definito un’epidemia e che in Italia negli ultimi 20 anni, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, ha assunto i contorni di una vera emergenza, soprattutto la rete con gli oltre 300 mila siti internet e blog ‘pro-ana’ e ‘pro-mia’ che incitano alla magrezza estrema e spiegano come smettere di mangiare, come vomitare, come nascondere in casa e  a scuola l’ossessione per la perdita di peso, come sfuggire ai controlli medici per raggiungere il ‘traguardo’ dei 35 chili. Ed e’ proprio per combattere questa cultura dell’autodistruzione che Marzano e insieme a lei la senatrice di Forza Italia Maria Rizzotti chiedono l’introduzione nel codice penale dell’articolo 580-bis con sanzioni esemplari: un anno di carcere, che diventano 2 se la vittima ha meno di 14 anni. Alla reclusione l’ex deputata Pd, prima firmataria di un’altra iniziativa legislativa sul tema, aggiunge anche una sanzione amministrativa fino a 100 mila euro di multa.

FUORI MODA Tutte le proposte, però, oltre che sulla repressione puntano soprattutto sulla prevenzione con un piano nazionale dai molteplici obiettivi: diagnosi precoce di tutti i disturbi del comportamento alimentare; corsi ad hoc per gli insegnanti e per il personale delle strutture sanitarie; educazione alimentare di adolescenti e giovani. Una strategia che il governo dovrebbe sostenere con finanziamenti adeguati: con 3 milioni di euro in tre anni secondo la proposta Marzano; con non meno di 20 milioni per il ddl Rizzotti. Quel che è ormai indispensabile, comunque, dicono all’unisono le deputate, è agire perchè in Italia, spiega Marzano, “non esistono linee guida nazionali su questo fenomeno in continua crescita, né misure concrete per fermarlo”. La Francia ha già iniziato. E’ dello scorso anno  una legge anti-anoressia focalizzata sul rischioso mondo della moda: niente sfilate senza un certificato che attesti l’assenza di disturbi del comportamento alimentare. E chiunque pubblichi immagini di ragazze con fisici pelle e ossa, grazie al photoshop, dovrà specificare che si tratta di una foto ritoccata. Chi non lo fa rischia fino a sei mesi di carcere e 75 mila euro di multa.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/30/salute-in-parlamento-battaglia-bipartisan-multa-e-carcere-a-chi-istiga-allanoressia-cure-obbligatorie-per-chi-si-ammala/2870861/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)