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Disturbi del Comportamento Alimentare e Impulsività

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Disturbi del Comportamento Alimentare e Impulsività

Alessia Zoppi

Disturbi del comportamento alimentare. Impulsività come caratteristica temperamentale, base delle comorbilità cliniche e dei gesti suicidari.


L'impulsività è un tratto presente nei Disturbi del comportamento alimentare? Che peso ha nella gravità del comportamento patologico? Che ruolo gioca nei rapporti di comorbilità con altre sindromi cliniche e disturbi di personalità? Come può incidere sul rischio di comportamento suicidario?


Nel presente lavoro si cercherà di rispondere a tutte queste domande raccogliendo dati interessanti da recenti revisioni della letteratura che trattano il tema della relazione tra DCA, impulsività, comorbilità clinica e rischio suicidario.

 

Disturbi del Comportamento Alimentare e Disturbo Bipolare (DB)

Sanna Passino e Perugi (2005) si interessano della correlazione tra DCA e spettro bipolare, riscontrando che alla base delle sindromi sono presenti molti fattori di sovrapposizione tra DCA e DB: alterazioni del peso, impulsività, alterazioni del quadro emotivo (labilità, ciclicità, atipicità), compresenza di stati mentali opposti (disforia-euforia, compulsività-impulsività, etc.), possibili cadute. La revisione della letteratura attuata dagli autori dimostra una comorbilità accentuata tra forme bipolari II attenuate, ciclotimia e DCA; nello specifico il quadro ipomaniacale sembra essere quello maggiormente presente nei DCA in cui si presentano abbuffate alimentari (Binge Eating Disorder -BED- e Bulimia Nervosa -BN-). Inoltre le sovrapposizioni tra Ipomania e Anoressia Nervosa (AN) sono significative: ridotta alimentazione, perdita di peso, ottimismo eccessivo, iperattività, vitalità eccessiva, rifiuto-negazione della malattia, etc. Le correlazioni tra BED e DB sono altrettanto rilevanti: depressione prevalente ed atipica, appetito e senso di sazietà, iperfagia, aumento del peso, bassa autostima, senso di colpa, etc.


Una specifica disamina è stata compiuta sul peso dell'impulsività in queste patologie. Essa comporterebbe il rischio di condotte suicidarie, aggressività autoindotta, disturbi del controllo degli impulsi con varie manifestazioni cliniche. Nei DB l'impulsività è considerata un correlato dell'instabilità timica (dell'umore). Il rapporto tra impulsività e DB è studiato anche da Swann e colleghi (2001) che hanno compiuto uno studio sull'impulsività in pazienti con episodi bipolari non attivi al momento della valutazione, riscontrando che l'impulsività è un tratto stabile nei soggetti con diagnosi di DB.


Anche nei Disturbi del Comportamento Alimentare è marcata la presenza di impulsività e aggrava il quadro patologico: una marcata comorbilità è riscontrata tra DB e Obesità, patologia in cui si presentano comportamenti impulsivi di binge eating e abbuffate.

 

Disturbi del Comportamento Alimentare e Tossicodipendenza (TD)

Da una revisione di studi metanalitici di Pozzi e colleghi (2010) emerge una comorbilità tra DCA e Tossicodipendenza che si aggira tra il 17 e 46%. La base comune dei due disturbi sarebbe un deficit del controllo dell'impulsività e della capacità di gestione emotiva. Nello specifico l'Anoressia Nervosa (AN) con condotte di eliminazione e l'AN con abbuffate presentano quadri di discontrollo emotivo e marcata impulsività che correlano maggiormente con i disturbi da uso di sostanze. La co-presenza di queste due sindromi viene spiegata da modelli diversi: teoria dell'eziologia comune; teoria di una relazione causale tra i disturbi. L'aspetto importante di questa doppia diagnosi è, secondo gli autori, l'aumento del rischio suicidario quando si ha co-presenza dei due disturbi che hanno loro stessi un altissimo tasso di mortalità.


Siracusano e colleghi (2003) riscontrano fattori comuni tra BED e Dipendenza d'uso di sostanza proprio nella perdita di controllo e nel craving, due meccanismi che sono caratterizzati da risposte impulsive e discontrollo emotivo e comportamentale.

 

Disturbi del Comportamento Alimentare, tratti di personalità e Disturbi di Personalità

Da una ricerca di Tridente e colleghi (2005) è stata provata l'esistenza di specifici tratti nei soggetti con DCA. La Bulimia Nervosa (BN) purgativa presenta maggiore frequenza di tratti evitanti, borderline e paranoidi (83%); i Disturbi Alimentari Non altrimenti specificati (DANAS) di tipo Restrittivo hanno maggiore frequenza di tratti di evitamento (63%) e borderline (59%). Nei pazienti con AN Restrittiva i tratti maggiormente correlati sono quelli di evitamento (83%), ossessivo compulsivo (70%) e depressivo (65%), tratti non caratterizzati da discontrollo e impulsività bensì da controllo e perfezionismo. Nei disturbi DANAS di tipo BED emergono invece parimenti elevati (71%) di tratti borderline ed evitanti. In ultimo i DANAS di tipo bulimico hanno una maggiore correlazione con i tratti ossessivo-compulsivi. Questa ricerca conferma solo in parte una correlazione tra DCA e impulsività. L'impulsività fa parte solo di una specifica fascia del campione ed è prevalentemente collegata ad instabilità emotiva, relazionale e dell'immagine di sé. Dal punto di vista comportamentale l'impulsività e maggiormente presente nei soggetti con condotte bulimiche o BED. Siracusano e colleghi (2003) sostengono che non esiste uno specifico quadro di personalità alla base delle sindromi di DCA, ma che vi sono tratti tra loro molto diversi anche nello stesso soggetto che rendono difficile confermare una correlazione tra un specifico DCA e uno specifico DP.


Il rapporto tra impulsività e DP è stato studiato da molti autori. Dowson e colleghi (2004) hanno studiato la presenza di impulsività nel disturbo borderline di personalità in linea a specifiche caratteristiche neurocognitive. Dallo studio emergono deficit in capacità correlate al lobo frontale dorsolaterale, come disorganizzazione e mancanza di perseveranza nello svolgimento di compiti; deficit nella presa di decisione, correlata alle aree orbitofrontali; e deficit nei compiti di coordinazione. Tutti questi comportamenti confermano il quadro dell'impulsività costituzionale del soggetto BPD.

 

Disturbi del Comportamento Alimentare e Tentato Suicidio (TS)

Nei pazienti con DCA la percentuale di morte a causa di suicidio è particolarmente elevata, nonostante si pensi comunemente che la causa primaria di morte siano le complicanze mediche associate alla malattia. Secondo Pompili e colleghi (2003) la presenza di tendenze suicidarie è una caratteristica specifica dei disturbi indipendentemente dalla presenza di una comorbilità in asse I con i Disturbi dell'Umore. Sembra inoltre che gli atti suicidari siano maggiormente presenti in soggetti con AN che con BN; inoltre lo stato depressivo incide di più sui soggetti con BN rispetto al rischio di agiti suicidari. Nell'AN le percentuali di suicidio oscillano tra 1,8%- 7,3%, e soprattutto la manifestazione suicidaria si presenterebbe in soggetti anoressici con stile purgativo o con pratiche di vomito auto-indotto, soggetti in cui l'impulsività è di certo maggiore che negli anoressici restrittivi. Altro dato rilevante riportato dagli autori è che i soggetti con AN tendono a manifestare comportamenti suicidari associati ad Abuso di Alcol. Vi sarebbero alcuni indici di maggiore rischio suicidario: la non efficacia di trattamenti precedentemente svolti, l'età tardiva dei soggetti, la cronicità della patologia, una maggiore frequenza di comportamenti ossessivi, abuso di alcol e/o droghe e BMI inferiore. Anche la presenza di una doppia diagnosi di Depressione o precedente Episodio Depressivo aumenta il rischio suicidario.


Nel quadro bulimico i soggetti a maggior rischio sono quelli con BN purgativa, in comorbilità con quadri depressivi e Disturbo Borderline di Personalità. In questi pazienti i comportamenti di tentato suicidio non sono però collegati a gravità della patologia o condotte di eliminazione. La presenza in anamnesi di un precedente tentato suicidio è invece un fattore di rischio per la ripetizione dell'atto. Nella BN è da considerare la tendenza all'autolesionismo che può determinare acting suicidari.

 

Alla luce dei dati riportati in queste ricerche è di certo confermata una correlazione tra alcune manifestazioni di DCA e impulsività. Nello specifico: BED, Obesità, AN con condotte di eliminazione e BN sembrano essere i quadri più caratterizzati da impulsività. Questo tratto può anche spiegare alcune comorbilità tra DCA e sindromi di asse I: Bipolarità, Ipomania, Tossicodipendenza, Abuso di alcol; e di asse II: Disturbi della Personalità del cluster C (caratterizzato da condotte ansiose e/o inibite).


Sembra inoltre interessante cogliere il rapporto tra tutti questi dati clinici e il rischio suicidario, particolarmente elevato nell'AN, con condotte che presentano impulsività più che restrizione, e in BN con comorbilità con Disturbi dell'Umore e Borderline di personalità.

 

 

BIBLIOGRAFIA

Dowson, J., Bazanis, E., Rogers, R., et all. (2004). Impulsivity in Patients With Borderline Personality Disorder. Comprehensive Psychiatry, 45, (1), (January/February), pp 29-36.
Pompili, M., Mancinelli, I., Girardi, P., et all. (2003). Suicidio e Tentato suicidio nell'Anoressia Nervosa e nella Bulimia Nervosa. Ann. Ist. Super. Sanità, 39 (2), pp. 275-281. (DOWNLOAD)
Pozzi, M., Luxardi, G.L., Sabbion, R. (2010). Disturbi del comportamento alimentare e disturbi da uso di sostanze: una revisione della recente letteratura. Dip. Pat., 2, pp.59-66. (DOWNLOAD)
Sanna Passino, C., Perugi, G. (2005). Rapporti tra spettro bipolare, disturbi della condotta alimentare e obesità. Giornale Italiano di Psicopatologia, 11, pp. 326-346. (DOWNLOAD)
Siracusano, A., Troisi, A., Marino, V., Tozzi, F. (2003). Comorbilità nei disturbi della condotta alimentare: revisione critica della letteratura. Noos, 1, pp.7-26. (DOWNLOAD)
Swann, A.C., Anderson, J.C., Dougherty, D.M., Moeller, F.G. (2001). Measurement of inter-episode impulsivity in bipolar disorder. Psychiatry Research, 101, pp. 195-197.
Tridente A., Palmieri, S., Cecchi, G., et all. (2005). La diagnosi di personalità per una terapia integrata dei disturbi del comportamento alimentare. Giornale Italiano di Psicopatologia, 11, pp.170-178. (DOWNLOAD)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)