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Eroina, il ritorno low cost tra «micro dosi» e super sconti

Eroina, il ritorno low cost tra «micro dosi» e super sconti

Eroina, il ritorno low cost tra «micro dosi» e super sconti


 di LUCA NATILE

BARI - L’eroina è tornata. In realtà non se ne è mai andata. È stata sempre lì. Costa anche meno, poco più della metà della cocaina (tra le 25 e le 30 euro di media) e lentamente si sta riprendendo la piazza dello spaccio a Bari. Lo dicono i numeri, lo dicono i dati sugli arresti dei piccoli venditori, lo dicono le quantità di stupefacente sequestrato negli ultimi quattro mesi, più di 8 chili. Il cosiddetto «valore di spaccio» è stato stimato intorno ai trecentocinquantamila euro.

Siamo di fronte a un vero e proprio fenomeno sociale che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. I numeri parlano di una città dove la crisi economica e la qualità dei prodotti sul mercato hanno fatto calare il consumo occasionale, ma non quello abituale. Lo spaccio è cresciuto, in media, tra l’1,5 e l’1,8 per cento, almeno a sentire le forze dell’ordine, e ha assorbito una nuova clientela. L'utente medio ha intorno a 25 anni, è incensurato, senza grossi problemi in generale, senza neanche una particolare attenzione a nascondere a casa il problema, e senza nessuna voglia di chiedere aiuto. Si tratta di ragazzi che prendono tranquillamente l'eroina ma non hanno capito che cosa sia effettivamente.

È tornata a essere una sostanza per giovani, ad avere una nicchia che si allarga sempre di più: il crollo del prezzo, l'aumento della disponibilità, ma soprattutto l'eroina «fumata», hanno finito per sdoganarla e ridurla al rango delle droghe leggere, almeno nell’idea di molti. Il mercato offre anche degli «assaggini», le microdosi che vengono smerciate a un costo che oscilla tra i 5 e i 7 euro.

A volte i pusher le regalano, un piccolo «cadeau» per far assaggiare uno sballo «nuovo». Un fatto che ha reso queste sostanze alla portata di tutti, in particolare dei ragazzi. Siringa, cucchiaio, accendino. Sono ricordi di un fenomeno di massa molto datato. È cambiato il contesto. L’eroina è sicuramente molto più accessibile di una volta - si trova praticamente ovunque - ed è diventata una droga sulla quale le nuove generazioni sono meno consapevoli di quanto non lo siano state quelle che le hanno precedute.

Per la prima volta da anni il numero delle overdose è aumentato. Ai primi di ottobre un 24enne è stato stroncato da una dose assunta mentre si trovava in via Crispi. Tre settimane più tardi è toccato a un cittadino romeno di 44 anni, morto mentre si trovava nella casa della sua compagna, a Japigia. Dietro ogni overdose fatale ce ne sono molte altre che per poco non lo sono diventate. Sui 2.649 tossicodipendenti in cura ai 14 Sert di Bari e provincia durante il 2017, sono 1.644 quelli che abusano di eroina. Quasi il 65%. La percentuale schizza all’80, invece, se si considera solo il capoluogo dove si concentra la maggior parte degli utenti: su circa 600 pazienti, 450 sono in cura per eroina.

Lo spaccio ma soprattutto il consumo, come già detto, sono cambiati. Chi l’acquista la fuma, la sniffa, non se la inietta. Gode ma (pensa) non rischia la vita. L'uso, la produzione e il consumo sembrano sostanzialmente essersi aggiornati, spostando il target della utenza media verso nuovi soggetti.

In più, negli ultimi tempi, su alcune piazze hanno fatto la loro comparsa sostanze ricavate dagli scarti dell'eroina come il «cobret», che si assume senza bisogno di essere iniettato, ma semplicemente riscaldandolo su carta stagnola e inalandone i fumi.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/973275/eroina-il-ritorno-low-cost-tra-micro-dosi-e-super-sconti.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)