Giochi online: anche i bambini a rischio ludopatia. Quando preoccuparsi?
Giochi online: anche i bambini a rischio ludopatia. Quando preoccuparsi?
Viviana Chinello
Bisogna riflettere sul fatto che bambini e ragazzi esposti a questa tipologia di gioco, sono più inclini ad avere una mentalità legata all’azzardo, perché la promessa di vincite può, nel lungo periodo, innescare la passione e l’ossessione per il gioco, senza riuscire a porsi dei limiti.
Sempre più attratti dai giochi online: i rischi di una dipendenza
I bambini, sin dalla tenera età, soprattutto con smartphone o tablet, utilizzano sempre più quei giochini online, che prevedono nella maggior parte dei casi il meccanismo gioco-vincita. Se sin da piccoli, sono abituati a questo tipo di giochi, il rischio è che per loro diventi la normalità, tanto da non riuscire più a cogliere i rischi fino a cadere nella trappola del gioco d’azzardo online.
Non è raro vedere i bambini davanti a questi monitor, completamente attratti dai colori e dai suoni, che si spingono a giocare sempre di più, arrivando anche ad utilizzare dei soldi, spesso presi dalla carta di credito del genitore o di familiari, per andare avanti nel gioco e sperare di vincere.
Bisogna riflettere sul fatto che bambini e ragazzi esposti a questa tipologia di gioco, sono più inclini ad avere una mentalità legata all’azzardo, perché la promessa di vincite può, nel lungo periodo, innescare la passione e l’ossessione per il gioco, senza riuscire a porsi dei limiti.
Se poi si ha una certa predisposizione e una vulnerabilità, il passaggio dalla dipendenza dai giochi online al gioco d’azzardo è facile. Il problema è che la ludopatia che coinvolge i più giovani viene troppo spesso sottovalutata e anche gli adulti, e i genitori stessi, tendono a trascurare i pericoli che possono derivare da questo tipo di “giochi”.
Non solo giochi online: ticket redemption e slot machine per bambini
Ha destato non poca preoccupazione la diffusione di sale giochi per bambini con le cosiddette “ticket redemption”. A differenza degli apparecchi per adulti, vietati ai minori di 18 anni, sono accessibili anche ai minorenni, non prevedono una vincita in denaro ma dei ticket appunto, che possono poi essere trasformati in premi. Il successo delle “ticket redemption” ha attivato non poche polemiche in quanto, per le loro caratteristiche e la modalità di funzionamento, sembrano poter innescare un utilizzo compulsivo anche da parte dei più piccoli e indurre col tempo al gioco d’azzardo. Per tale motivo, alcune regioni si sono attivate per regolamentare e vietare questo tipo di attività.
Più i giovani crescono e più il problema si radica. Qual è il ruolo degli adulti?
I dati confermano come il gioco d’azzardo sia un problema da non sottovalutare nei giovani. Il 14% dei ragazzi dai 14 ai 19 anni, infatti, scommette online, il 13% gioca d’azzardo in rete mentre il 25% si reca direttamente nei centri scommesse, anche se è vietato; circa 3 adolescenti su 10, inoltre, hanno giocato nelle sale slot e oltre 6 su 10 tentano la fortuna con il gratta e vinci.
Anche nel campione dagli 11 ai 13 anni i dati sono piuttosto allarmanti: il 7% ha giocato d’azzardo online, l’8% è andato nei centri scommesse, circa 1 su 10 ha giocato nelle sale slot mentre il 54% ha acquistato i gratta e vinci. Con il trascorrere degli anni, dunque, la problematica tende a radicarsi sempre di più (Dati Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus, rilevati su un campione di 11.500 adolescenti dagli 11 ai 19 anni).
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://ondalucana.com/2018/08/03/giochi-online-anche-i-bambini-a-rischio-ludopatia-quando-preoccuparsi-viviana-chinello/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)