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Alcoholism: Clinical and Experimental Research, le pubblicità sugli alcolici istigano i giovani al binge drinking

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Alcol e pubblicità istigano i giovani al binge drinking

La pubblicità sugli alcolici, molto diffusa nei media, è fortemente associata alla sperimentazione e alla progressione nell’uso da parte dei minorenni. Infatti, sebbene il marketing degli alcolici non sia esclusivamente rivolto ai minori, i giovani alle prese con la definizione della propria identità ed immagine personali sono particolarmente sensibili allo stile di vita, ai modelli culturali e ai personaggi dello spettacolo che promuovono l’uso di tali prodotti.
Un team di ricercatori olandesi ha ipotizzato che la ricettività da parte dei giovani dei messaggi pubblicitari rappresenti un processo continuo che si sviluppa con la progressione della sperimentazione di alcolici, e che le informazioni trasmesse dal marketing abbiano un valore aggiunto rispetto alle aspettative e alle norme sociali. Lo studio ha coinvolto oltre 1.700 giovani (15-20 anni), intervistati rispetto al tempo di esposizione ai media (tv, Internet), all’esposizione nei film di scene con riferimenti all’alcol, alla pubblicità preferita sull’alcol e alla preferenza rispetto a specifici marchi. I ricercatori hanno quindi valutato la relazione tra l’esposizione a tali contenuti e la pratica del binge drinking negli ultimi 30 giorni.
I giovani intervistati hanno riferito livelli diversi di coinvolgimento con la pubblicità sull’alcol: il 33% riferiva una preferenza rispetto a certi marchi, il 18% una pubblicità preferita sulle bevande alcoliche. Il 32% trascorreva più di 3 ore al giorno su Internet e il 40% guardava più di 3 ore di televisione. Il binge drinking, prevalente tra i maschi più vecchi, risultava praticato dal 32% degli intervistati, e il 12% lo aveva ripetuto 4 o più volte nell’ultimo mese. Il 20% ha dichiarato di identificarsi in un bevitore, l’11% che bere “fa parte di ciò che sono” e l’8% che “è parte della mia personalità”. Il 54% ritiene, inoltre, che l'alcol sia rilassante e il 49% che offra maggiori probabilità di avere rapporti sessuali.
 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)