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Altoatesini campioni di binge drinking

cufrad news alcologia altoatesini campioni di binge drinking secondo i dati dell'ISTAT

L'ultimo rapporto Istat vede la provincia in vetta al "binge drinking"

di Fabio Zamboni

BOLZANO. L'Alto Adige alza il gomito più di altre province: secondo i dati Istat diffusi in questi giorni sull'«uso e l'abuso di alcol in Italia» è in testa alla classifica nazionale per quanto riguarda due aspetti: il "binge drinking", ovvero il consumo di 6 o più bicchieri in un'unica occasione, e nel numero di persone che nel 2011 hanno consumato alcol almeno una volta al giorno fuori dai pasti (Bolzano ha il 70,2 per cento, Trento il 61,6, mentre la media italiana è del 49,5).

 

Nel "binge drinking", dunque, nella sbaraccata una tantum, nessuno purtroppo ci batte: altoatesini e trentini fanno registrare la percentuale più alta, a livello nazionale. E la nostra regione è seconda solo alla Valle d'Aosta per comportamenti a rischio nell'assunzione di alcol. I dati, preoccupanti, confermano le dimensioni di un problema da tempo noto: il consumo di alcol da parte dei giovani altoatesini, in misura ancora maggiore per questi ultimi.

 

«Ma bisogna fare una distinzione - precisa Peter Koler, responsabile del Forum Prevenzione altoatesino -: il numero di giovani e giovanissimi che consuma alcol è in diminuzione, mentre è in aumento il numero degli "eccessi", delle trasgressioni sporadiche che portano alla rissa, all'intervento delle forze dell'ordine anziché degli organi di prevenzione». Comunque l'Alto Adige ha dei tristi primati in questo campo: «Se siamo in vetta alla classifica del binge drinking e del bere fuori dai pasti, dobbiamo anche sottolineare che in altre categorie siamo agli ultimi posti: ad esempio nella guida in stato di ebbrezza e nel consumo da parte dei giovanissimi, degli 11-12enni. Per quanto riguarda il binge drinking, siamo in testa perché questa è un'abitudine dell'area tedesca e alpina. I dati invece sul consumo fuori dai pasti è discutibile come criterio: per qualcuno è più grave bere una birra fuori dai pasti che tre bicchieri di vino a pasto. Mi sembra una classifica discutibile».

 

Qualche iniziativa nuova in tema di prevenzione? «Il 24 aprile presenteremo i nuovi moduli e alcuni nuovi aspetti della campagna di prevenzione in Alto Adige. Per tenersi meglio informati, basta andare sul sito www.bereresponsabile.it». L'indagine diffusa ieri dall'Istat su "L'uso e l'abuso di alcol in Italia" riporta cifre che distinguono anche per sesso. La classifica dell'uso di alcol al di fuori dei pasti ad esempio, offre cifre ancora più alte se si tiene conto del riparto per sesso: i maschi, in particolare, toccano il 77,9% in Alto Adige e il 72,9% in Trentino. Più basse, invece, le cifre relative a chi beve sempre durante il pasto, sia i maschi che le femmine: in questo caso a primeggiare sono i campani.

 

In generale, il consumo di alcol nel corso del 2011 è risultato più alto nelle regioni del Centro-Nord, in particolare quelle dell'arco alpino. Con forti differenze di genere: quasi un uomo su due consuma alcol anche fuori dal pasto, mentre per le donne la proporzione scende a quasi una su tre.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)