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Energy drink: a rischio la salute dei giovani

Gli Energy Drink (ED) sono un vero e proprio concentrato di caffeina, ne possono contenere fino al 300% in più rispetto ad una comune cola. Queste bevande contengono un elevato contenuto di zuccheri, oltre ad altre sostanze ad azione stimolante di origine vegetale come guaranà, ginseng, ginko biloba e aminoacidi come taurina e carnitina. Il consumo rappresenta una minaccia per cuore ed ossa, considerato che sono sufficienti due lattine per superare la soglia di tolleranza, oltre ai rischi di sovrappeso ed obesità. A sostenerlo è la Società Italiana di Pediatria, in occasione del 68° congresso nazionale tenutosi la scorsa settimana a Roma.
Un apporto eccessivo di caffeina, infatti, può provocare problemi all'apparato cardiocircolatorio provocando tachicardia ed ipertensione, interferisce sull'assorbimento del calcio e aumenta il rischio di erosione dentaria. La caffeina, inoltre, può indurre dipendenza e il consumo abituale di ED risulta associato ad un aumento dei livelli di stress e ad un peggioramento delle perfomance scolastiche.
Gli ED sono commercializzati con la promessa di aumentare l’energia fisica e mentale e migliorare le performance sportive e cognitive. I principali consumatori sono proprio i giovani di età compresa tra i 18-30 anni. Spesso il consumo è associato all’alcol, una combinazione potenzialmente molto pericolosa per la salute. Infatti, l’interazione tra caffeina e alcol maschera l’effetto depressivo di quest’ultimo: il consumatore non è in grado di percepire il proprio stato di ebbrezza ed è spinto ad assumere ancora alcol. Il consumo combinato di ED e alcol è stato inoltre associato ad un maggior rischio di sviluppare dipendenza da alcol.
Il Sistema di allerta precoce e risposta rapida del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, già nel marzo 2010 aveva attivato un'allerta relativa ad alcuni casi di intossicazione da Energy Drink, evidenziando i rischi potenziali per la salute derivanti dal consumo di bevande energetiche. 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)