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Giovani ed alcol: i pericoli del binge drinking

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Giovani ed alcol: i pericoli del binge drinking
Uno dei problemi che sempre più spesso affliggono la nostra società e che toccano le giovani generazioni è di certo quello delle dipendenze;

una di queste è la dipendenza dall'alcol.
Ultimamente, esiste una "moda" che sempre più sta prendendo piede tra i giovani e giovanissimi è quella di bere diversi tipi di alcolici in

un arco brevissimo di tempo, e questa insana abitudine ha il nome di binge-drinking.
E' una "moda" che viene dal Nord Europa ma che è purtroppo molto presente anche nel nostro Paese; di recente, il Ministro della Salute

Ferruccio Fazio ha reso nota la situazione, alquanto preoccupante, che in tal senso coinvolge gli adolescenti italiani: circa 500mila ragazzi

di età inferiore ai 16 anni fa uso di alcolici, anche molto forti; scendendo d'età, i dati rivelano che tra gli 11 e i 15 anni sono ancor più

le ragazzine a lasciarsi coinvolgere in questa pratica smodata del bere alcolici.
Che l'abuso di alcol sia dannoso per la salute psicofisica dell'individuo è questione nota - anche se, a quanto pare, le informazioni, che

pure si hanno in tale direzione, non scoraggiano i bevitori... -, ma la ricerca scientifica va ancora oltre e ci dà altre (tristi)

delucidazioni in merito, affermando che l'uso abituale di alcol ha effetti dannosi sulla corteccia cerebrale, la quale andrebbe incontro ad

un processo di assottigliamento.
A dirlo - e dimostrarlo - è il team di ricercatori dell'Università di Cincinnati (Dipartimento di Psicologia); essi hanno preso in esame il

cervello di 29 giovani bevitori (la cui età oscillava tra i 18 e i 25 anni), che in media consumavano 5 drinks nei weekend (4 per le femmine)

e, attraverso il metodo delle "scansioni ad alta risoluzione del cervello", hanno constatato che ad essere danneggiata è soprattutto l'area

prefrontale della corteccia, la quale è adibita a funzioni esecutive, quali prendere decisioni, attenzione e concentrazione, elaborazione e

controllo di emozioni ed impulsi; ciò significa che, ad esempio, ingerire in maniera sconsiderata certe quantità di alcol, in un lasso breve

di tempo e tanto più quando si è ancora ragazzi, può avere ripercussioni pratiche preoccupanti, a livello di comportamenti quotidiani e di

relazioni sociali, a causa della perdita della capacità di controllare impulsi negativi e irrazionali e di seguire le norme della società.
Il punto è che, essendo l'adolescente ancora in fase di crescita, la corteccia prefrontale è ancora "immatura" e questo fa sì che, se si crea

dipendenza dalla sostanza alcolica, è più difficile per lui uscirne fuori, rispetto ad un adulto.
Non solo, ma a subire effetti rovinosi è anche la "materia bianca" del cervello, quella che è considerata l'"autostrada" su cui viaggiano gli

stimoli trasmessi dai neuroni.
Ci sono davvero troppe ed importanti ragioni sulle quali una persona - tanto più un adolescente che si affaccia alla vita - dovrebbe

riflettere seriamente se sia il caso o meno di darsi a certe abitudini insane e pericolose per il gusto di passare un fine settimana "da

sballo", visto che i rischi sono davvero considerevoli...!
E' chiaro che il problema dell'alcolismo tra i giovanissimi continua a chiamare in causa l'impegno di famiglia, scuola e di tutte quelle

agenzie educative da sempre responsabili della crescita e dell'educazione delle giovani generazioni.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)