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Neuron: studio evidenzia i meccanismi cerebrali alla base di dipendenze e disturbi ossessivo-compulsivi

Neuron: studio evidenzia i meccanismi cerebrali alla base di dipendenze e disturbi ossessivo-compulsivi

Come si formano le abitudini nel nostro cervello

Uno studio pubblicato su Neuron potrebbe aiutare lo sviluppo di trattamenti per persone affette da disturbi ossessivo-compulsivi e dipendenze

Salite in macchina, l’abitudine vi porta a prendere la strada di casa, quando invece dovete prima passare al supermercato. Cosa succede al cervello? Come riesce a passare da un comportamentale abitudinario a uno nuovo, diverso dal solito? A rispondere, in parte, alla domanda, è oggi una ricerca pubblicata su Neuron, secondo cui il processo viene regolato soprattutto in una regione del cervello, la corteccia orbitofrontale e per mezzo dell’attività degli endocannabinoidi.

Durante lo studio, i ricercatori guidati da Christina Gremel della University of California di San Diego, hanno utilizzato alcuni topolini, insegnando loro a compiere una stessa azione per avere lo stesso tipo di ricompensa (del cibo), ma in ambienti e sotto condizioni diversi così da influenzare lo sviluppo di azioni guidate da uno scopo o abitudini. I topi sani, spiegano i ricercatori, non avrebbero avuto difficoltà ad eseguire la stessa azione passando da una strategia all’altra (abitudinaria o guidata dallo scopo).

Un po’ come accade per le persone che non soffrono di disordini neuropsichiatrici. L’incapacità di passare da un’azione abitudinaria ad agire intenzionalmente può infatti essere patologica ed essere alla base di dipendenze e disturbi ossessivo-compulsivi.

Per capire cosa potesse essere alla base di questi comportamenti i ricercatori hanno avanzato e testato un’ipotesi. Primo: una ridotta attività nei neuroni della corteccia orbitofrontale si crede sia alla base del meccanismo con cui si formano le abitudini, spiegano gli scienziati. Secondo: gli endocannabinoidi riducono l’attività dei neuroni in generale. Partendo da questo, è possibile che gli endocannabinoidi abbiano un ruolo nella formazione delle abitudini? Come?

Per scoprirlo gli scienziati hanno eliminato un recettore per gli endocannabinoidi (cannabinoid type 1 , CB1) dai neuroni che proiettano dalla corteccia orbitofrontale allo striato dorsomediale. I topi che mancano di questi recettori, come osservato nei set sperimentali, diventavano incapaci di formare abitudini, confermando l’importanza degli endocannabinoidi nel meccanismo abitudinario. 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.wired.it/scienza/lab/2016/05/31/abitudini-cervello/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)