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Quando la caffeina si trasforma in pericolo: gli energy drink

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Quando la caffeina si trasforma in pericolo: gli energy drink

Bere un buon espresso è soltanto uno, e sicuramente il più gustoso, dei tanti modi che conosciamo per assumere caffeina; abbiamo più volte parlato degli effetti di tale sostanza per il nostro organismo, enfatizzando rischi e controindicazioni legati ad un consumo eccessivo, nel tentativo di indicare modalità di assunzione “virtuose”. Un discorso che merita approfondimento, tuttavia, è quello relativo agli energydrink.
Da non confondere con gli “sport drink” (principalmente a base di carboidrati e sali minerali), gli “energy” sono bevande a base di caffeina, presente in quantità che oscillano dai 100 ai 500 mg per lattina. L’assunzione di tali bevande è molto diffusa tra i giovani, spesso giovanissimi, i quali, non curanti dei possibili effetti collaterali, continuano a consumarne grandi quantità accompagnandole spesso a super alcolici. Ma cosa rischiano davvero i nostri ragazzi?
Secondo Gian Vincenzo Zuccotti, docente di pediatria dell’Università di Milano e membro della Commissione ministeriale sulla sicurezza alimentare, già due energy drink sono sufficienti per superare la soglia comune di tolleranza della caffeina: “ la caffeina in eccesso può provocare problemi all’apparato cardiocircolatorio, aumento della pressione e interferisce sull’assorbimento del calcio”. Ma non finisce qui. Assunti insieme a bevande alcoliche, gli energy drink mascherano l’effetto depressivo dell’alcol, portando il consumatore, spesso giovanissimo, a non rendersi conto del proprio grado di ebbrezza invogliandolo a bere sempre di più; si rischia dunque la disidratazione, l’alterazione delle funzioni renali, l’alterazione del ritmo cardiaco e, nei casi più estremi, anche il coma etilico o l’infarto.
Per meglio comprendere la portata reale delle conseguenze di questo fenomeno nella nostra società, riportiamo un dato emerso da uno studio condotto dall’Università di Messina, secondo il quale oltre il 57% degli studenti italiani consumerebbe abitualmente energy drink, spesso acquistati on-line. A conferma delle preoccupazioni precedentemente esposte, segnaliamo anche un editoriale pubblicato nel celebre “Journal of American Medical Association” da un gruppo di studiosi della University of Maryland School of Public Health; guidato dalla dottoressa Amelia Arria, il team è riuscito a sintetizzare i danni legati al consumo di bevande a base di caffeina in tre gruppi fondamentali.
Innanzitutto la caffeina, nelle dosi contenute dagli energy drink, è associata a effetti negativi sulla salute di individui suscettibili, come adolescenti e donne in gravidanza, per cui “la continua sensibilizzazione per evitare elevati livelli di consumo è certamente giustificata”. In secondo luogo si pone l’accento sul mix di energy drink e alcol “la pratica di miscelare le bevande energetiche con l’alcol è più diffusa di quanto si crede ed è legata al consumo di grandi quantità di alcolici, con le conseguenze che questo comporta, come comportamenti sessuali violenti e guida in stato di ebbrezza”. Infine, troviamo lo spettro della dipendenza dall’alcol stesso o, ancor peggio, da altre sostanze; non è da escludere infatti che l’assunzione regolare di caffeina in dosi eccessive possa ridurre le difese, anche psicologiche, che l’organismo giovane tenta di opporre all’assuefazione da sostanze psicotrope, con tutti i rischi facilmente immaginabili.

Il rischio di trasformare la caffeina da valido alleato a spaventoso nemico è dunque qualcosa di reale, invitiamo dunque i nostri lettori a prendere coscienza di tale pericolo ricordando, tuttavia, che qualche tazzina di espresso non ha mai fatto male a nessuno.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)