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Ser.D. di Orbassano: la complessità socio-sanitaria adolescenziale

Ser.D. di Orbassano: la complessità socio-sanitaria adolescenziale

 

LA RICERCA DEL Ser.D. di Orbassano SUL FENOMENO DELLA COMPLESSITA SOCIO-SANITARIA ADOLESCENZIALE

L’articolo si sviluppa intorno ad un fenomeno osservato presso il Ser.D di Orbassano ma che riguarda tutti i servizi che accolgono adolescenti multiproblematici.
Gli autori evidenziano un forte aumento delle situazioni con problematiche sanitarie croniche di medio-bassa gravità associate a criticità sociali per le quali non esistono percorsi di valutazione integrata e risposte domiciliari o residenziali adeguate. Tale scenario diviene ancora più complesso e complicato quando i protagonisti del circuito socio-assistenziale sono adolescenti multiproblematici.

In considerazione dell’importanza e della trasversalità di tale tipologia di utenza e del massiccio investimento e coinvolgimento professionale che la gestione di questi casi comporta all’interno di un Servizio per le dipendenze, gli autori hanno realizzato un percorso di ricerca con l’obiettivo di analizzare come l’essere portatori di complessità socio-sanitaria influisca sugli adolescenti, i quali, a causa della gravità delle problematiche che presentano, sono “presi in carico” da più servizi (specialistici e del territorio) contemporaneamente.

La ricerca ha preso in esame 25 casi di adolescenti in carico al Servizio per le Dipendenze di Orbassano dal 2008 al 2016.
Gli autori hanno condotto in una prima fase un’analisi attraverso lo studio delle cartelle cliniche di tutti i casi in carico avvalendosi di una griglia di rilevazione appositamente elaborata e predisposta.
La griglia aveva con gli obiettivi di rilevare la presenza di “complessità”, far emergere elementi significativi e critici, migliorare l’efficacia della presa in carico e del precorso trattamentale.
Questo lavoro di analisi ha consentito una riflessione sulle particolari caratteristiche che i programmi per adolescenti dovrebbero avere.

Tra i vari aspetti rilevati, una forte criticità ed è l’abbandono precoce dai programmi terapeutici in cui gli adolescenti erano stati inseriti.
L’analisi che gli autori fanno rispetto a questo fenomeno è legata alla “complessità”della presa in carico che coinvolge più servizi che operano su uno stesso terreno senza però essere integrati tra loro. La mancanza di comunicazione che ne scaturisce e la natura “settorializzata degli interventi” poco rispondono alle esigenze effettive degli adolescenti problematici e determinano abbandoni precoci.

Gli autori individuano tra gli strumenti che consentano di realizzare un’effettiva collaborazione interservizi, la Commissione UMVD – L’Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità : una commissione che ha come finalità la predisposizione di progetti individuali che necessitano di una presa in carico “mista” – sanitaria e socio-assistenziale. Tali progetti individuali sono gestiti in maniera integrata dalle ASL e dagli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali che possono essere di carattere domiciliare, residenziale o di accoglienza diurna.



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.cesda.net/?p=13295

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)