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Depressione, benefici da una nuova molecola sperimentale

Depressione, benefici da una nuova molecola sperimentale

Depressione, benefici da una nuova molecola sperimentale

Riduce sintomi rapidamente, supporto ad antidepressivi standard

La molecola sperimentale zuranolone sembra essere efficace e rapida nel ridurre i sintomi depressivi nella depressione cosiddetta maggiore, in particolare se somministrata in associazione a un farmaco antidepressivo standard.

Lo evidenziano Sage Therapeutics e Biogen, che annunciano che lo studio di fase 3 Coral ha raggiunto gli obiettivi prefissati.

Lo ha fatto dimostrando al giorno 3 e nel corso delle due settimane di trattamento una riduzione nei sintomi depressivi rapida e statisticamente significativa.
    Questa evidenza è stata dimostrata al primo controllo, avvenuto al giorno 3 dall'inizio della somministrazione di zuranolone 50 mg in associazione a un farmaco antidepressivo triciclico (ADT), e accertata attraverso la rilevazione di una variazione nella scala di valutazione della depressione di Hamilton. La somministrazione di zuranolone nella quantità di 50 mg in concomitanza con un farmaco antidepressivo standard nello studio, su 210 pazienti confrontati con altri 215, è risultata generalmente ben tollerata. La maggior parte degli eventi avversi riportati durante il trattamento sono stati lievi o moderati e non ne sono stati identificati di particolari che richiedessero ulteriori indagini.
    "I risultati dello studio Coral - sottolinea Sagar Parikh, esperto in depressione e professore di Neuroscienze Cliniche e Scienze Psichiatriche dell'Università del Michigan - sono risultati particolarmente interessanti perché hanno dimostrato che, nel corso di pochi giorni, zuranolone ha prodotto una rapida riduzione dei sintomi depressivi...

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2022/02/21/depressione-benefici-da-una-nuova-molecola-sperimentale_b4af1a52-b826-42db-8d92-07e91f0b67f8.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)