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Emory School of Medicine di Atlanta: nuovi trattamenti per la depressione

Emory School of Medicine di Atlanta: nuovi trattamenti per la depressione

Depressione: l’efficacia della stimolazione cerebrale profonda del cingolato subcalloso

Per il trattamento della depressione resistente ai farmaci sta acquisendo nuove positive evidenze la stimolazione cerebrale profonda del cingolato subcalloso. Al momento è un trattamento ancora sperimentale, ma in un piccolo studio USA ha dato ottimi risultati in termini di efficacia

La stimolazione cerebrale profonda sul cingolato subcalloso (Scc) offre sollievo a lungo termine nei pazienti con depressione resistente al trattamento. È quanto emerge dai risultati di un trial clinico a braccio singolo condotto negli USA.
 
“I pazienti che hanno partecipato a questo studio erano tutti ad alto rischio di successivi episodi depressivi e la maggior parte in passato ha risposto bene a trattamenti farmacologici che poi hanno smesso di funzionare – dice Andrea L. Crowell della Emory School of Medicine di Atlanta – Il fatto che circa un partecipante su cinque è migliorato e ha continuato a stare meglio ininterrottamente per anni, dimostra l’efficacia e il potenziale della stimolazione cerebrale profonda come trattamento per la depressione grave resistente al trattamento”.
 
Numerosi studi in aperto hanno dimostrato l’efficacia della stimolazione cerebrale profonda sul cingolato subcalloso come trattamento per la depressione maggiore grave e altamente refrattaria, incluso uno studio che ha mostrato una risposta di trattamento prolungata fino a sei anni dopo l’impianto. Ma uno studio multicentrico randomizzato controllato con placebo è stato interrotto presto a causa della mancanza di una risposta antidepressiva statisticamente significativa alla Scc Dbs dopo sei mesi.

 

 
Nell’attuale studio a braccio singolo, il team di Crowell ha riportato dati di follow-up a lungo termine (fino a otto anni) per 28 pazienti che hanno ricevuto Scc Dbs nel proprio centro per la depressione resistente al trattamento o, in meno di un terzo del casi, per disturbo bipolare di tipo 2.
 
Venti pazienti (il 71%) hanno mostrato miglioramenti costanti di almeno il 25% rispetto ai livelli di gravità della depressione al basale durante lo studio, inclusi 18 pazienti (il 64%) che hanno mostrato miglioramenti di almeno il 50% rispetto al basale per la maggior parte dei loro anni di partecipazione allo studio.
 
Lo studio
Tredici partecipanti a lungo termine hanno dimostrato una risposta antidepressiva continua dopo aver raggiunto i criteri di risposta allo studio (una riduzione di almeno il 50% rispetto al basale nella scala di valutazione della depressione di Hamilton o Ham-D) e sei partecipanti (il 21%) hanno mantenuto almeno un 50% di miglioramento continuo a partire dal primo anno di partecipazione allo studio.
 
Nel sottogruppo di otto pazienti con disturbo bipolare di tipo 2, cinque hanno mostrato un modello di risposta favorevole e tre hanno mostrato nel tempo limitate risposte antidepressive.
Si sono verificati 19 eventi avversi gravi correlati all’intervento chirurgico di impianto e 15 eventi avversi gravi correlati al dispositivo, principalmente a causa di un malfunzionamento del device.
La vita media del generatore di impulsi impiantabile non ricaricabile è stata di 16,5 mesi e ogni partecipante ha subito da due a sei interventi chirurgici di sostituzione del dispositivo durante il follow-up

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=78649

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)