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Il fascino indiscreto di alcol e droghe: fotografia del disagio giovanile

Il fascino indiscreto di alcol e droghe: fotografia del disagio giovanile

Il fascino indiscreto della droga fa figo, piace e niente rimorsi

L'eccesso come normalità, a 17 anni. Uno studio realizzato su 1.292 studenti svela il legame tra abuso di alcol, fumo, droga, sesso ed emozioni positive: euforia, allegria, relax e piacere. Dalla ricerca, la fotografia amara della generazione overdose: l'80 per cento beve,


Basta con la storia della droga e del disagio, della sfiga e della vergogna. Ai ragazzi l'abuso piace. Intriga, affascina e tira dentro. Dici droga e gli adolescenti sorridono: dà euforia, allegria, relax, piacere, soddisfazione. "Lascialo stare quello è un tossico", nei corridoi delle scuole non lo si sente più. E non si pensi alle brave scolare pronte a salvare i compagni dalle cattive compagnie, sono loro quelle più a rischio: al pari dei maschietti subiscono il fascino dell'eccesso, ma lo conoscono molto prima. Va a finire che nelle scuole di Parma a 17 anni, 8 ragazzi su 10 bevono, 2 su 10 prendono regolarmente una sbornia; la metà fuma e si fa le canne, l'8,1% ogni tanto si tira coca, il 4,6% cala, l'1,9% si spara eroina. Il preservativo è un optional.

Sesso, droga, fumo, alcol e sentimenti degli adolescenti

Il Centro studi farmacotossicodipendenze e disturbi del comportamento dell'Ausl di Parma insieme al Dipartimento di psicologia dell'università hanno voluto analizzare proprio il rapporto che lega il mondo del vizio, del disordine all'immaginario giovanile. Sentimenti come vergogna, paura, tristezza non rientrano nel carnet degli stati d'animo dei giovani orientati allo sballo, gratificati dal piacere drogato. I ragazzi enfatizzano le emozioni positive e sminuiscono quelle negative, le componenti della condanna sociale svaniscono, offuscate da nuovi miti, modelli, successi. "Ma cosa pretendiamo - si domanda Simone Bertacca, curatore della ricerca - se condanniamo chi butta una cicca per terra e veneriamo le modelle cocainomani? Viviamo in una società che sempre di più tende a punire, con le patenti a punti, gli alcol test, l'inasprimento delle leggi. Temo però che i buoi siano già scappati. Assistiamo a un ‘nuovo disagio', figlio dei nostri tempi, che nasce dall'assenza di eccesso: se non si sta troppo bene si finisce per star male".

 

Quello di Parma è forse il più grande studio mai realizzato in Italia sul fronte dell'analisi della percezione dei comportamenti a rischio negli stessi adolescenti. Hanno partecipato le terze, quarte e quinte classi di diversi istituti superiori della città: 1.292 studenti (36% maschi e 64% femmine), di età compresa tra i 15 e i 22 anni (17,5 anni l'età media). Hanno risposto, su autorizzazione dei genitori e nell'anonimato, a un questionario sulle loro abitudini e atteggiamenti. E il quadro che ne è venuto fuori è stato definito "inquietante" dagli stessi ricercatori (oltre a Simone Bertacca, Pietro Pellegrini, Barbara Branchi Matteo Mossini dell'Ausl e Annalisa Pelosi, Giovanni Nichelini e Carlo Pruneti della facoltà di Psicologia).

Quasi l'80% dei giovani beve almeno occasionalmente alcol, solo il 42% afferma di non essersi mai ubriacato, il 18% segnala episodi regolari di abuso (una o più volte al mese). Si beve soprattutto nel weekend (47%) e in occasioni particolari (31%), quasi sempre con gli amici (78%).

Poco meno della metà dei ragazzi fuma (44%), di questi il 56% consuma fino a mezzo pacchetto al giorno. La prima sigaretta a 14 anni. Alcol e fumo spesso insieme, aumentando - sostengono gli studiosi - la probabilità di arrivare alle sostanze illegali: l'8,1% usa cocaina, il 4,6% ecstasy, l'1,9% l'eroina. Numeri più bassi, ma "sottostimati - assicura Bertacca - quell'8% nella realtà diventa 15". Si tratta di un abuso costante solo nell'1% dei casi, ma il fenomeno non distingue tra generi: ragazzi e ragazze hanno comportamenti similari. "Anzi - continua lo psichiatra - per le donne il rischio è maggiore: crescono prima e da giovanissime cominciano a frequentare i gruppi dei ‘grandi'. È provato che la pubertà precoce è un fattore di rischio". La cannabis è familiare al 46,4% degli intervistati (più delle sigarette) e il 16% si sballa più volte a settimana. La "droga legale" si incontra a 14, quella leggera a 15, quella pesante a 16.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://parma.repubblica.it/dettaglio/il-fascino-indiscreto-della-droga-fa-figo-piace-e-niente-rimorsi/1559328?refresh_ce


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)