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Dipendenza patologica: una malattia che divora l'anima

Dipendenza patologica: una malattia che divora l'anima

Una malattia che divora l’anima

La ricerca di falsi miti in un mondo dove l’effimero diventa sogno, dove la ricerca di emozioni fuori dalla norma diventa scopo primario di vita, alimenta fenomeni di dipendenza patologica.

E le emozioni devianti in questo secolo, frutto del malessere, sono tantissime, tra queste il gioco, una malattia subdola che giorno dopo giorno rode e divora anima e corpo, che diventa una dipendenza dalla quale da soli è difficile uscirne. La dipendenza patologica classicamente è stata intesa come riguardante l’assunzione di sostanze psicoattive in grado di dare dipendenza fisica e psichica. Così tra queste le più diffuse sono le droghe comunemente conosciute (hashish, marijuana, eroina, cocaina, ecstasy, anfetamine, lsd), ed altre ancora dette “socialmente accettate”, come l’alcol e il fumo.

Accanto a queste forme, sono state identificate delle nuove forme di dipendenze comportamentali, prime fra queste il gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, dipendenza spasmodica da internet, sesso, e via dicendo.

Il gioco d’azzardo patologico si trova ai primi posti di queste nuove forme di dipendenza maggiormente diffusa. È caratterizzato da un comportamento di gioco persistente e ricorrente (ad esempio il famigerato “Gratta e Vinci”) che fa scordare le attività personali, familiari, o lavorative del giovane il quale nel tentativo di fuggire dai problemi quotidiani o col miraggio di facile guadagno ritorna facilmente a giocare: a ciò si aggiunge anche il tentativo di recuperare somme di denaro perse. Spesse volte, il giocatore ricorre persino ad atti illegali per finanziare il suo perverso gioco.

Nell’era multimediale il giocatore d’azzardo cambia faccia: mentre prima era facilmente individuabile, segregato nei luoghi a lui deputati, ora chiunque sia in possesso di un computer, si collega ad internet e con una carta di credito può essere un giocatore compulsivo in un casinò-online.

Il gioco online è estremamente pericoloso proprio perché, dalla solitudine della propria casa, il giocatore non ha freni: ha la possibilità di accedere al gioco senza limiti e senza lo sguardo giudicante degli altri.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.insiemeragusa.it/2015/10/21/una-malattia-che-divora-lanima/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)