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Salento: il femomeno del gioco d'azzardo in crescita del 30%

Salento: il femomeno del gioco d'azzardo in crescita del 30%


La febbre del gioco contagia il Salento: il fenomeno è in crescita del 30%


Aumentano sale da gioco e e centri scommesse, cresce il numero di persone che le frequentano e, di conseguenza, anche il problema della dipendenza. Sempre più salentini sono imbrigliati nella ragnatela  della “ludopatia“, la dipendenza da gioco d’azzardo.

L’aumento del fenomeno a Lecce e provincia, secondo le ultime statistiche, è stimato intorno al 30%.

La febbre che avvolge i giocatori è trasversale, in questo campo non esiste un conflitto generazionale, anzi si cura sempre più quello che gli esperti sostengono essere una malattia e non un vizio, il gioco d’azzardo patologico appunto.

L’incidenza è molto diffusa tra gli uomini, con un’età compresa tra i 30 ed i 50 anni, ma anche tra le donne si registra un progressivo aumento della dipendenza da gioco per svariati motivi: un’offerta di giochi sempre più variegata, lo sviluppo di campagne pubblicitarie mirate al target femminile, la diffusione di alcuni giochi come slot machine nei centri commerciali, nelle tabaccherie e nei

Le zone salentine più esposte al fenomeno sono: il Nord Salento con Lecce in testa, difatti  solo nel capoluogo si contano oltre 489 punti vendita; la fascia costiera jonica compresa tra Nardò e Gallipoli per via del flusso turistico che intercetta e le zone est con i centri urbani residenziali più significativi come Maglie, Poggiardo, Muro Leccese e Melpignano.I dati che esprimono il volume d’affari prodotto da  questo genere di mercato su base regionale sono inquetanti: i pugliesi consumano circa il 6,3% del PIL in “gioco d’azzardo”.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilpaesenuovo.it/2015/10/19/la-febbre-del-gioco-contagia-il-salento-il-fenomeno-e-in-crescita-del-30/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)