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Viterbo: i rischi delle feste per i giocatori d'azzardo e i bevitori eccessivi

Viterbo: i rischi delle feste per i giocatori d'azzardo e i bevitori eccessivi

ALLARME FESTE PER I GIOCATORI D’AZZARDO E PER I BEVITORI ECCESSIVI LANCIATO DAL COMITATO FAMILIARI DEGLI EX PARTECIPANTI DEI GRUPPI DI MUTUO-AIUTO PROVINCIALI.

Intervista ai due portavoce del Comitato spontaneo provinciale dei Famigliari e degli ex giocatori ed ex-bevitori: la direttrice della UOC Dipendenze della ASL di Viterbo, la dr.ssa Anna Rita Giaccone e il dott. Luca Piras della Provincia di Viterbo sul pericolo che le feste possono rappresentare per i giocatori d’azzardo compulsivi e per i bevitori eccessivi.


D: Da chi è composto questo Comitato?
Si tratta di un Comitato Spontaneo sorto ormai da tempo per far sentire la voce degli ex giocatori, degli ex bevitori e dei loro famigliari che in questo territorio provinciale hanno fatto l’esperienza dei Gruppi di Mutuo-Aiuto della ASL e della Provincia di Viterbo. Si tratta dello stesso Comitato che tempo fa ha lanciato con successo l’iniziativa del Certificato di Responsabilità Sociale agli Esercizi Pubblici senza Slot.
I giocatori d’azzardo compulsivi e i bevitori eccessivi di alcolici rappresentano le due grandi tipologie costitutive delle dipendenze patologiche: la dipendenza da sostanze (es. l’alcol) o la dipendenze da comportamenti (es. il gioco d’azzardo con Slot, Gratta e vinci, lotterie, ecc). Molte dinamiche neurologiche, psicopatologiche e sociali sono comuni in entrambi i tipi di dipendenza: non è quindi un caso che utilizziamo per entrambe la metodologia dei Gruppi di mutuo-aiuto tra persone che hanno questo tipo di problemi.
Quando un giocatore o un bevitore riesce a smettere di bere o di giocare diventa un esperto di questo tipo di problemi perché basandosi sulla propria personale esperienza acquista una lucidità d’analisi e una competenza emotiva incredibile. Anche i famigliari di queste persone acquisiscono una competenza e una voglia di aiutare altri famigliari potente e contagiosa. Noi abbiamo l’onore di rappresentare e dare voce a questa comunità spontanea di persone che hanno affrontato il proprio problema personale e vogliono fare qualcosa anche per gli altri.


D: Perché il Comitato dei famigliari e degli ex ha lanciato questo particolare allarme?
Perche chi lo compone ha vissuto in prima persona, come famigliare o come persona dipendente, la criticità dei periodi delle festività. Le feste di questo periodo, ma in generale tutte le festività, possono creare a queste persone delle situazioni potenzialmente critiche che si aggiungono alle problematiche tipiche dell’abuso alcolico che già sperimentano. I motivi sono duplici.


D: Nelle festività cosa può accadere ai bevitori eccessivi o ai giocatori d’azzardo?
Quando una persona è diventata dipendente dall’alcol o dal gioco d’azzardo vive una situazione di separatezza rispetto alla realtà circostante: famiglia, lavoro, ecc. perché il focus della sua esistenza diventa la possibilità di poter continuare a giocare o bere a seconda dei casi. Su questa situazione tipica di ogni dipendenza le feste costituiscono un moltiplicatore sia degli stimoli e delle occasioni al bere (feste, incontri, brindisi, ecc) o al giocare (nuove e tradizionali Lotterie natalizie, nuovi Gratta e Vinci, ecc). 
Inoltre il bevitore o il giocatore solitamente si sente emotivamente molto distante dall’aria di festa che vede intorno a sé e a cui non riesce a partecipare. Percepisce come più evidente la sua solitudine quando tutti s’incontrano e festeggiano in famiglia con parenti o amici. Con le feste il confronto tra la propria situazione ed una presunta serenità degli altri diventa quindi bruciante. Il contatto tra questa sua situazione interna con quella esterna delle feste può far aumentare l’abuso alcolico o la compulsione al gioco d’azzardo incontrollato.
Un altro fattore che genera criticità è costituito da un particolarissimo meccanismo di condizionamento psicologico utilizzato dalle pubblicità dei prodotti alcolici e dalle lotterie di fine anno. Vediamo come funziona rispetto agli alcolici. Si tratta di “un’associazione cognitiva” che i pubblicitari creano tra i prodotti alcolici e l’ambientazione sociale di successo tipica delle ambientazioni in cui i personaggi della pubblicità li usano: es. gli alcolici vengono sempre inseriti in spot in cui c’è una situazione di convivialità festosa, di amici e famiglie che s’incontrano o dove si vedono persone che sembrano uscite da un film hollywoodiano, che comodamente sedute su una poltrona sorseggiano l’alcolico in abitazioni grandi e belle, con il caminetto acceso e la neve fuori. In questo tipo di pubblicità si cerca di creare l’associazione tra la bevanda alcolica e la connotazione sociale del bevitore di successo.
Ma anche rispetto alla promozione del gioco d’azzardo i pubblicitari si scatenano utilizzando meccanismi psicologici di “contrasto cognitivo” tra la percezione della propria situazione economica e sociale rispetto a quella che potrebbe diventare con il biglietto giusto della Lotteria o del Gratta e Vinci. Facendo leva sull’aspirazione diffusa al denaro e alla ricchezza come misura della felicità e della realizzazione personale vengono proposti ad un basso costo apparente biglietti che potrebbero cambiare la vita a chiunque. Infatti ogni gioco d’azzardo è congegnato per far vincere soltanto “il biscazziere” (Stato e gestori vari) e mai il giocatore. L’esempio delle Slot è illuminante: anche quando il giocatore vince qualcosa lo riperde subito, continuando a giocare tanto che ad un certo punto continua a giocare non per vincere ma per tentare di recuperare i tanti soldi persi.
 

D: Cosa si può fare per affrontare queste situazioni? Cosa possono fare le persone che hanno il problema del bere?
Le feste natalizie e di fine anno non rappresentano solo delle potenziali situazioni problematiche, paradossalmente possono anche essere delle occasioni di cambiamento. Questi bevitori continuamente si propongono “di smettere” ma la compulsione al gioco o al bere legata è fortissima, facendo crollare ogni proposito e così via nel tempo lungo un’escalation di degradazione fisica e dei rapporti sociali, famigliari e di lavoro. Può sembrare curioso ma per queste persone in tale situazione ogni piccolo evento della quotidianità può essere “magicamente” utilizzato per un nuovo tentativo da intraprendere: può essere il Natale, l’anno nuovo, la nascita di un figlio, la fine di un rapporto affettivo, ecc. Ecco quindi che i propositi tante volte infranti dall’attrazione per l’alcol o per il gioco d’azzardo, possono essere utilizzati per un nuovo tentativo: questa volta con l’aiuto dei servizi pubblici e di altre persone, quelle dei Gruppi, che il problema lo vogliono affrontare, unendosi.
Il segreto è questo: devono semplicemente smettere di ri-provarci da soli. Devono cioè provare a farsi aiutare. Ogni giocatore o ogni bevitore ha già promesso tantissime volte che “da domani” non avrebbe più giocato o bevuto. Poi quel giorno è stato uguale a tutti gli altri, fatto cioè di altre rovinose giocate o di altre continue bevute, di promesse e poi di sensi di colpa.


Per ogni informazione sui Gruppi di Mutuo-Aiuto per giocatori d’azzardo compulsivi e per bevitori eccessivi a Viterbo e a Tarquinia o per un appuntamento contattare:
il Dott. Luca Piras al n. telefonico 329/6162836
la Dott.ssa Anna Rita Giaccone al   334/6738215


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)