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Livorno: "malati di videopoker"

 Livorno:

Malati di videopoker: 71 in cura Il Comune punta a nuove regole

Una volta per rovinarsi c'erano i cavalli o le carte. Da qualche anno per rovinarsi bastano il videopoker, le slot, i gratta e vinci, o i giochi on-line comprese le scommesse sulle partite di calcio, spesso tutto perfettamente legale, magari con l'idea di fare il colpo che ti risolve la vita e ti toglie dai guai, mentre invece accade il contrario. E quello che era un vizio è stato riconosciuto nel 2013 come una malattia: gioco d'azzardo patologico, detto anche ludopatia. Secondo alcuni analisti il giro d'affari tra legale e illegale arriva ai 100 miliardi annui.

In Italia sono 15 milioni, a Livorno il numero dei giocatori patologici è imprecisato, ma sono 71 quelli in cura al Sert.

La nostra città questo fenomeno lo ha capito molto prima di altre, anche quando lo status di “giocatore d'azzardo patologico” non esisteva.

Che fare per ridurlo? È questa la vera domanda.

I percorsi per la riabilitazione – difficile e raramente definitiva – però esistono. Base e rete, all'ombra dei Quattro Mori, sono ottime, come ieri in commissione congiunta (la terza e la quarta) hanno spiegato le associazioni e il direttore del Sert chiamati a raccontare questa che è stata definita «una piaga sociale».

Proprio con il loro contributo il Comune di Livorno ha deciso di realizzare il "Regolamento per l'apertura e l'esercizio delle sale giochi e degli spazi per il gioco con vincita d denaro". Tra i cardini del regolamento: fissare la distanza minima di 500 metri tra strutture dove si gioca in denaro e strutture ricreative, sportive, scolastiche (per le nuove licenze); regolamentare l'orario di apertura delle sale e di accensione delle macchinette per salvaguardare i giovani (anche per le vecchie).

La giunta, che ieri ha consegnato la bozza del regolamento ai consiglieri e alle associazioni e che aspetta un feedback entro 10 giorni per poi redigerlo in modo definitivo, crede molto in questo progetto, tant'è che alla presentazione in commissione sono intervenuti due assessori, Paola Baldari e Ina Dhimgjini, e la vicesindaco Stella Sorgente.

Come esempio di quello che l'amministrazione sta già facendo è stato raccontato il progetto "Gioco scaccia gioco", che ha messo in rete una serie di realtà che si occupano di Gap (giocatori d'azzardo patologici) e le scuole cittadine.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2016/03/09/news/malati-di-videopoker-71-in-cura-il-comune-punta-a-nuove-regole-1.13094978


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)