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Le Opinioni

Come si fa a non essere arrabbiati con una madre che ha abbandonato la figlia? Io sono quella madre... qui ho chiesto aiuto e l'ho rivista... e lei...

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Come si fa a non essere arrabbiati con una madre che ha abbandonato la figlia? Io sono quella madre... qui ho chiesto aiuto e l'ho rivista... e lei...

Sto per finire il mio percorso qui al CUFRAD e vorrei provare fare un bilancio di quello che è stato. Sono entrata che ero un tornado.
Stavo male e passavo gran parte del mio tempo chiusa in camera a piangere.
Non volevo stare con gli altri, ero scontrosa. Mi ricordo che cercavo sempre di mettere alla prova le operatrici.
Sono una donna forte, con un carattere deciso quindi i piedi in testa non me li faccio mettere... Quante liti, quante urla, quante discussioni... appena qualcuno trovava da ridire su di me e mi faceva una critica anche positiva io non la accettavo gli urlavo addosso.
All'inizio tutto quello che mi veniva detto non lo prendevo sul serio... dovevo fare quello che volevo io, solo io sapevo cosa era meglio per me. Cosa ne potevano sapere loro, gli operatori, di cosa mi era capitato e di cosa dovevo fare per stare meglio... ho dovuto sbattere la testa contro il muro per capire che in fondo quello che mi dicevano aveva un senso e mi faceva stare bene.
Vi faccio un esempio per dirvi come ho sperimentato l'importanza di lasciarmi aiutare...
Ho iniziato una storia qui dentro con un ragazzo. Me lo avevano detto che non sarebbe funzionata e che non ci avrei guadagnato nulla per me. Hanno fatto di tutto per fare in modo che smettessi di vederlo... Quanto li ho odiati in quel momento!! Sembrava che invece di cercare di farmi stare meglio ne studiassero sempre una per farmi scendere nella desolazione. Poi ho capito che quella persona stava distruggendo tutto quello che avevo costruito fino ad allora, che mi usava, che mi stava solo facendo del male. Questo è solo un esempio, ma ce ne sarebbe tantissimi altri.

Ho imparato ad ascoltare e questo me lo porto con me anche fuori: ho imparato ad ascoltare mia figlia, i suoi bisogni, ma anche la sua rabbia per avere una mamma come me.
Non è stato facile, infatti c'è stato un momento in cui avrei voluto lasciar perdere tutto perché lei non mi voleva più quindi per chi stavo facendo tutto questo? Poi le cose sono andate meglio. Anch'io ho capito che dovevo avere rispetto per quello che lei aveva dentro e che dovevo accettarlo... come si fa a non essere arrabbiati con una madre che l'ha abbandonata? Le ho spiegato però che le persone possono anche stare male, che i genitori non sono indistruttibili e che ci vuole tanto coraggio per chiedere aiuto, non è una cosa da tutti. Lei ha capito! Ora siamo molto vicine e io non potrei vivere senza di lei.
Il legame che abbiamo creato è frutto anche di quello che ho fatto qui dentro.
Ora sento che è il momento di cambiare aria, di mettermi un po' più alla prova e di ricostruirmi una vita fuori grazie al percorso che ho fatto qui.