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Le Opinioni

Dopo aver visitato la struttura mi sono subito convinto.

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Dopo aver visitato la struttura mi sono subito convinto.

2013-06-26 Dopo aver visitato la struttura mi sono subito convinto.

Mi chiamo G., sono nato a Foggia nel 1947 in una famiglia di contadini e sono l'ultimo di 16 figli: 11 non li ho nemmeno conosciuti perchè sono morti in tempo di guerra e così siamo rimasti in 5 fratelli. Il mio primo fratello è morto per un tumore al cervello, operato non è riuscito a sopravvivere nonostante tre mesi di terapia intensiva. Il mio terzo fratello è morto nel sonno 35 anni fa, oggi avrebbe 77 anni; il penultimo è morto negli anni 90 sempre per infarto nel sonno. Io non l'ho più potuto vedere perchè in quel momento stavo scontando una pena in prigione. Il mio ultimo fratello ha 85 anni, è malato ed ha bisogno di assistenza continua da parte della moglie e del figlio. Da questo si capisce che per me la famiglia è molto importante: nipoti e pronipoti sono una parte fondamentale della mia vita.
Ho lavorato dall'età di 15 anni, ho fatto il panettiere, il tipografo, il fattorino e il barista ma mi hanno licenziato perchè mancavano sempre soldi nella cassa.
Dopo è morto mio padre e ricordo ancora il suo funerale con la banda come era nei suoi desideri.
A 20 anni ho fatto il militare e lì ho preso la tubercolosi, ho fatto 2 anni di sanatorio e controlli continui.
In quel periodo avrei potuto sistemarmi, ma non ci pensavo... Nel '73 ho conosciuto una ragazza con cui ho avuto una storia di 27 anni, storia che è finita 7 anni fa: ne ho combinate di tutti i colori e alla fine lei ha deciso di troncare. Quello che mi dispiace è di non aver avuto figli, forse la mia vita sarebbe cambiata, in meglio o in peggio non so.
Nei miei ricordi la sostanza, la cocaina, è sempre presente. Ricordo me stesso ragazzo che già mi davo alla pazza gioia, credevo di avere il controllo su tutto sia quando svolgevo lavori onesti che quando ero dedito ai "lavori" disonesti.
Sette anni fa, quando questa donna mi ha lasciato, l'alcol ha preso il sopravvento su di me e mi sono lasciato andare. Mentre riesco ad ammettere il mio problema con l'alcol definendomi alcolista, non mi sono mai dichiarato tossicodipendente.
Questa è la prima esperienza in comunità che faccio: vecchi amici che avevano già provato mi avevano preparato alle difficoltà, ma io sono entrato con le mie idee. Dopo un periodo in clinica, ho visto che non ero riuscito ad allontanarmi dall'alcol perchè appena uscito ci sono ricaduto; allora ho capito che dovevo fare qualcosa per me e la risposta è stata affrontare un percorso in comunità. Dopo aver visitato la struttura mi sono subito convinto. La sera prima di entrare mi sono ubriacato e il primo giorno qui è stato molto duro, ma subito dopo mi sono adattato e ho capito quale era la strada giusta da seguire. In questo periodo sono stato meglio fisicamente e psicologicamente. Non mi sento sicuro di me stesso ma sono sicuro che questo periodo sia stato molto significativo. Non mi piace pensare in grande: mi sono posto come obiettivo da raggiungere per il futuro di vivere semplicemente una vita sana e serena.