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Le Opinioni

Sono russa e sono partita da San Pietroburgo con una compagnia di balletto... All'inizio era tutto bello...pailettes, lustrini, lusso, champagne, uomini ricchissimi... ma poi...

2015-01-23 Sono russa e sono partita da San Pietroburgo con una compagnia di balletto... All'inizio era tutto bello...pailettes, lustrini, lusso, champagne, uomini ricchissimi... ma poi... CUFRAD OPINIONI ESPERIENZE TESTIMONIANZE. LA MIA OPINIONE SUL CUFRAD, LA MIA ESPERIENZA AL CUFRAD, LA MIA TESTIMONIANZA SUL CUFRAD. DROGA ALCOL ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA FAMIGLIA.

Sono russa e sono partita da San Pietroburgo con una compagnia di balletto... All'inizio era tutto bello...pailettes, lustrini, lusso, champagne, uomini ricchissimi... ma poi...

Sono russa, nata a San Pietroburgo.
Ho passato gran parte della mia infanzia con i nonni. I miei genitori mi lasciarono con i nonni quando avevo solo 4 mesi.
Abitavamo in campagna e c'erano sempre mille cose da fare. Ricordo che i miei nonni lavoravano tutto il giorno ed io aiutavo come potevo.
Mi hanno sempre raccontato della mia allegria, ero molto socievole ed in alcuni casi anche selvaggia... ma ricordo anche che questo mio carattere mi ha sempre permesso di ricevere le coccole di tutti, nonni, amici, contadini vicini.
I periodi che più mi piacevano quando ero piccola erano le visite delle zie dalla città per venirmi a trovare con regali, giocattoli e vestitini bellissimi.
Poi un giorno, quando avevo sei anni mia madre tornò a prendermi per portarmi a San Pietroburgo con lei e mio padre ed un fratellino neonato.
Ricordo di averlo guardato con stupore quel fagotto... occhioni azzurri, pochi capelli biondi, sembrava un piccolo angioletto.
Quando chiesi il motivo del mio rientro a mio padre e mia madre mi spiegarono che volevano per me le stesse cose che avevano avuto loro, ma solo in tarda età.
Iniziò l'educazione da parte di mio padre per diventare come lui.
Voleva creare una bambina perfetta, educarla ed insegnarle i principi che seguiva anche lui.
Ma la mia parte ribelle ha avuto il sopravvento...quando mi hanno imposto il matrimonio con un ufficiale dell'esercito russo ho visto cambiare ancora di più la mia vita.
Ero sempre chiusa in casa e per un certo periodo di tempo mi ha vietato di danzare.
Allora ho detto basta alle regole e alle costrizioni, sono partita col una compagnia di balletto russo e sono arrivata in Italia. All'inizio era tutto bello...pailettes, lustrini, lusso, champagne, uomini ricchissimi...
Ma un giorno ho perso il controllo su tutto questo e sono caduta nel vortice della dipendenza da alcol e le "luci della ribalta" si sono a poco a poco spente per lasciarmi da sola al buio. Ora sono qui in comunità... certe cose dovevo evitarle.
Non l'ho mai capito sino ad ora, ma grazie al sostegno dei miei compagni e dei miei operatori qui al CUFRAD, adesso so quello che voglio: una vita più serena, senza eccessi e senza pericoli.