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Alcol e guida, alcol e lavoro : considerazioni del dr. Claudio Italiano

Considerazioni del dr. Claudio Italiano sui temi: alcol e guida, alcol e lavoro

L'alcol può essere associato a comportamento violento e/o fornire una scusa per atteggiamenti o comportamenti violenti, in particolare all'interno della famiglia. Le donne che bevono hanno inoltre maggiore probabilità di diventare vittime di aggressioni fisiche e/o sessuali, in quanto sotto l'effetto dell'alcol possono apparire più indifese. Su un totale di uomini responsabili di maltrattamento intrafamiliare la percentuale di soggetti alcoldipendenti varia dal 4 al 12%.
Alcol e guida
Il numero degli incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza è elevatissimo: quasi un incidente stradale su 2 in Italia è legato all'uso di alcol (il 40-50%). Per il 35% si tratta di incidenti gravi o mortali, che causano ogni anno circa 2800 morti, 7000 invalidi gravi e 60.000 ricoveri.
Secondo il nuovo codice della strada,» il guidatore fermato può essere sottoposto a un accertamento alcolimetrico - attraverso la misura dell'alcoi contenuta nell'aria espirata (etilometro) - senza bisogno dei suo consenso. Ai fini di dimostrare la guida in stato di ebbrezza, è sufficiente che l'esame dell'aria espirata, ripetuto 2 volte a distanza di 5 minuti, superi il limite legale, di 0,5 gr/I, tale limite si supera con un bicchiere e mezzo di vino (tot. circa 187 mi), con una lattina e mezzo di birra 33cl (tot, circa 495 mi) o con un bicchierino di superalcolici da 40 mi (tot. circa 60 mi).
Aspettare più di 1 ora prima di guidare, il tempo minimo per metabolizzare un bicchiere di birra o vino. (Questo tempo può variare da 1 a 4 ore, a seconda delle condizioni di salute, dei sesso, età, se si consuma ai pasti o lontano dai pasti).
Aumento del tempo di frenata: con un'alcolemia di 0.5g/l il tempo di frenata passa da 0.75 secondi circa ad 1.5 secondi.
Riduzione dei campo visivo: una persona normale ha un campo visivo di circa 180', che consente di vedere anche gli ostacoli che si trovano ai lati. Dopo aver bevuto alcolici, il campo visivo si restringe, fino ai casi estremi di visione a tunnel.
Senso delle distanze e della velocità: sotto l'effetto dell'alcol l'automobilista azzarda dei sorpassi poiché giudica male le distanze, così che un'automobile più vicina sembra più dustante.
Le sanzioni prevedono che siano tolti 10 punti dalla patente di guida (i punti sono raddoppiati per chi ha meno di 5 anni di patente): una multa da 258,00 a 1032.00 euro e arresto secondo ciò che verrà stabilita dal giudice.

Alcool e lavoro
Si stima che gli infortuni da attribuire all'abuso di alcol siano in Italia il 1040% dei totale che equivale a circa 100.000 infortuni l'anno di cui 15 mila mortali. Con un'alcolemia di 0.5 g/I è presente un rischio 2 volte superiore di subire un infortunio.
Gli infortuni sono più frequenti nelle ore immediatamente successive l'assunzione di alcolici: le prime ore dei mattino e successivamente alla pausa pranzo.
Dopo aver assunto una bevanda alcolica chi svolge lavori pesanti non elimina più in fretta l'alcol rispetto ai lavoratori d'ufficio o sedentari.
L'international Labour Organisation (ILO) indica:
ci sono oltre 50 milioni di persone dipendenti da alcol e droghe nel mondo
risulta che dal 12-15% degli adulti bevono a livelli pericolosi per stessi e per gli altri e circa il 10% degli incidenti sul lavoro sono imputabili a lavoratori intossicati
i lavoratori con problemi di droghe e alcol richiedono assistenza medica triplicata e quintuplicati rimborsi alle assicurazioni e gli infortuni sul lavoro alcolcorrelati possono essere fino al 25%
l. Non è vero che l'alcol aiuta la digestione. Al contrario la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento dello stomaco.
2. Non è vero che fl vino la buo seque. li consumo di di alcol può essere responsabile di vane forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nei sangue.
3. Non è vero che le bevande alcoliche sono dissetanti. Ma disidratano: l'alcol richiede una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo, in quanto provoca un blocco dell'ormone antidiuretico, quindi fa urinare di più aumentando la sensazione di sete.
4. Non è dei tutto vero che l'alcol ci riscaldi. In realtà la vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore in superficie che in breve comporta un ulteriore raffreddamento dei corpo e che, in un ambiente non riscaldato, aumenta il rischio di assideramento.
5-Non è vero che l'alcol aiuti a riprendersi da uno shock. Al contrario, provocando vasodilatazione periferica, determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni e soprattutto al cervello.
6. Non è vero che l'alcol da forza. Essendo un sedativo produce soltanto una diminuzione dei senso di affaticamento e di dolore. Inoltre solo una parte delle calorie fornite dall'alcol possono essere utilizzate per il lavoro muscolare.
7. Non è vero che l'alcol rendo sicuri. C un'idea comune che l'alcol sia un eccitante, invece dal punto di vista farmacologico è un potente depressivo dei sistema nervoso centrale. Agisce sulla parte dei cervello che controlla il comportamento, provocando una disinibizione e una diminuzione della percezione dei rischio e delle sensazioni di dolore.
8. Non è vere che la birra fa latte. In realtà la donna non ha bisogno di birra per produrre latte, ma soltanto di liquidi: acqua, succhi di frutta e cibi nutrienti. L'alcol che la donna beve passa nel latte materno e viene assunto dal bambino.