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Alcol: ricerca italiana svela danni a livello cellulare

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Milano - I due gruppi erano di eta' simile e non mostravano differenze per altre caratteristiche che avrebbero potuto modificare la lunghezza dei telomeri, come fattori dietetici, fumo, esercizio fisico, stress lavorativo o esposizioni ambientali. I risultati hanno mostrato che la lunghezza dei telomeri era drammaticamente ridotta nei soggetti dello studio che consumavano quantita' eccessive di alcol. La lunghezza dei telomeri era dimezzata negli alcolisti in confronto ai soggetti di controllo (0,41 e. 0,79 unita' nei due gruppi, rispettivamente). "Gli alcolisti sembrano piu' vecchi di quanto non siano in realta' e si e' sempre ritenuto che un consumo eccessivo di alcol possa far invecchiare prematuramente e anticipare nel tempo le tipiche malattie dell'invecchiamento. In particolare, un eccessivo consumo di alcol e' associabile all'insorgenza di tumori di diverso tipo", spiegano Andrea Baccarelli e Sofia Pavanello, responsabili del progetto di ricerca. "Tutte le cellule del nostro corpo hanno un vero e proprio orologio biologico e questo orologio sono i telomeri", continua Baccarelli, che e' responsabile del Centro di Epidemiologia Molecolare e Genetica della Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico e lavora al Dipartimento di Medicina del Lavoro della Universita' degli Studi di Milano. "Inoltre, i soggetti portatori di una variante genetica nel gene ADH1B mostravano un rischio maggiore di alcolismo e avevano telomeri piu' corti", riferisce la dottoressa Pavanello, responsabile del Laboratorio di Mutagenesi Ambientale del Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanita' Pubblica della Universita' di Padova. "La diminuzione della lunghezza telomerica che abbiamo trovato e' di entita' molto grande e siamo stati sorpresi noi stessi dall'aver trovato un effetto dell'alcol cosi' forte a livello cellulare", conclude Pavanello. (AGI) Red/Eli