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News di Alcologia

Club degli Alcolisti in Trattamento: caratteristiche, principi, finalità

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1. L'approccio ecologico-sociale pone al centro la famiglia e la comunità locale viste come risorse, con la loro responsabilità di proteggere e promuovere la salute.
2. Perno del sistema ecologico-sociale sono i Club delle Famiglie con Problemi Alcolcorrelati .
3. Il Club è una comunità multifamiliare composta da 2 a 12 famiglie ed un servitore insegnante.
4. Il Club lavora secondo un approccio multifamiliare e ha come obiettivo la costruzione della cosiddetta "comunità competente" intesa come la comunità capace di riconoscere i propri bisogni e di mobilitare le risorse necessarie per soddisfarli.
5. Il Club è autonomo da qualsiasi istituzione pubblica o privata, è apartitico e aconfessionale; è radicato nella comunità locale, è aperto alla cooperazione e amicizia tra i Club anche nelle forme delle associazioni locali, provinciali, regionali, nazionali ed internazionali e le varie agenzie della comunità.
6. L'approccio ecologico-sociale rivolge particolare attenzione al cambiamento della cultura generale e sanitaria esistente, cioè alla spiritualità antropologica come parte determinante della vita della persona, della famiglia e della comunità: nella spiritualità antropologica rientrano i valori culturali, sociali, etici, di equità e giustizia sociale.
7. I Club lavorano per la pace, senza la quale non è possibile il cambiamento e la crescita umana, la protezione e la promozione della salute. La costruzione della pace, di cui si sente particolare necessità in questo momento storico, parte dalla serenità che ciascuno può realizzare prima di tutto all'interno di se stesso e nella propria famiglia e, solo in seguito, offrirla agli altri. Ovviamente senza una maggior giustizia sociale ed un equo accesso alle risorse del pianeta non vi potrà essere pace.
8. Il Club è aperto a tutte le famiglie della comunità con problemi alcolcorrelati e complessi (problemi alcolcorrelati combinati con l'uso di altre sostanze psicoattive, disturbi psichici, senza dimora, problemi con la giustizia, ecc...) senza alcuna discriminazione razziale, religiosa o sociale.
9. Le condizioni per l'ingresso nel Club di una famiglia con problemi complessi sono le seguenti:
a) che la famiglia accetti di informare del proprio problema specifico le altre famiglie e si assuma le loro stesse responsabilità;
b) che le famiglie ed il servitore-insegnante siano aggiornati sia nelle Scuole Alcologiche Territoriali che nei corsi monotematici e di aggiornamento;
c) che nei Club, per ogni dodici famiglie con problemi alcolcorrelati, vi sia un massimo di due famiglie con problemi complessi.
10 Il Club ha queste uniche regole:
a) la puntualità e la regolarità degli incontri del Club;
b) la riservatezza su quanto viene detto durante l'incontro;
c) il divieto di fumare durante l'incontro di Club;
d) il Club si moltiplica all'ingresso della tredicesima famiglia e, comunque, almeno una volta l'anno;
e) la famiglia che entra al club per la prima volta frequenta anche la Scuola Alcologica Territoriale di primo modulo.
11. L'approccio ecologico-sociale è fondato sulla centralità della famiglia, intesa anche come famiglia allargata, composta cioè da tutti coloro con cui la famiglia con problemi alcolcorrelati ha rapporti significativi, e sottolinea l'importanza che l'intera famiglia, frequenti con assiduità il Club.
12. Le famiglie dei Club devono essere formate e aggiornate nelle Scuole Alcologiche Territoriali; queste devono essere attive su tutto il territorio. Il 1° modulo di formazione e informazione è rivolto alle nuove famiglie del Club, il 2° modulo è per l'aggiornamento delle famiglie già inserite nel Club, il 3° modulo è per l'informazione e la sensibilizzazione delle famiglie della comunità.
13. I corsisti si impegnano a condividere e a diffondere le competenze acquisite durante il corso e a sensibilizzare le istituzioni e le associazioni pubbliche e private più vicine a loro per competenza professionale e per territorio: Medicina di base, Servizi socio-sanitari ospedalieri e territoriali pubblici e privati, servizi sociali territoriali, associazioni di volontariato, parrocchie, ecc... al fine di dare un contributo significativo allo sviluppo dei programmi alcologici territoriali. Allo stesso scopo auspicano il raggiungimento di una piena e fattiva collaborazione tra le associazioni dei Club e l'Azienda Sanitaria Locale n. 7 Carbonia Iglesias, anche ottemperando a quanto espresso dalla Delibera Regionale n. 12-3 DEL 27/3/2007.
14. Ogni famiglia che entra nel Club deve effettuare un colloquio iniziale con il servitore-insegnante del Club. Un precedente eventuale colloquio svolto da altri che non siano il servitore-insegnante non può sostituire il colloquio iniziale.
15. Nessuna famiglia viene inviata o condotta al Club; vi entra liberamente e a nessuno deve rendere conto della propria frequenza al Club, fatti salvi gli obblighi che si assume con le altre famiglie al momento dell'ingresso nel Club.
16. Si ribadisce l'importanza del termine sobrietà: nel Club si creano le condizioni umane perché tutta la famiglia possa scegliere liberamente il proprio stile di vita, perfezionando tale scelta nell'amore e nella condivisione per costruire insieme il proprio futuro.
17. Del Club fanno parte soltanto le famiglie con problemi alcolcorrelati e complessi ed il servitore-insegnante. Non ci sono tirocinanti, visitatori, volontari o quant'altro. L'unica visita prevista è quella concordata con le famiglie dei Club da parte dei corsisti durante il corso di sensibilizzazione.
18. Il Club è parte integrante della comunità locale; realizza questa sua appartenenza promuovendone la crescita ed il cambiamento attraverso la sensibilizzazione ed il lavoro di rete.
19. La formazione e l'aggiornamento dei servitori-insegnanti si conferma come un elemento vitale del sistema ecologico-sociale; onde garantire la continuità dei programmi formativi e la loro adeguatezza, si ritiene opportuno organizzare entro l'anno un Corso di aggiornamento monotematico per i servitori insegnanti.
Al fine di creare un sistema di rete che renda agevole la divulgazione delle iniziative di formazione e aggiornamento per i servitori insegnanti, nonché le informazioni relative alla vita Associativa (ACAT zonali, ARCAT Sardegna, AICAT Nazionale) il gruppo delle conclusioni auspica che si possa creare una banca dati zonale e/o regionale dei servitori insegnanti della Sardegna.
20. Nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione si decide la realizzazione di un Corso di sensibilizzazione da tenersi nella settimana dal 18 al 23 ottobre 2010 presso i locali della Casa Serena a Iglesias.
21. Il sistema non esiste se non ci sono i Club che devono essere organizzati su tutto il territorio, il più possibile vicino ai luoghi di vita e di lavoro delle famiglie. I corsisti che offrono la disponibilità a lavorare nei programmi territoriali, contribuiranno alla diffusione, alla moltiplicazione e alla apertura di nuovi Club, favorendone, per quanto possibile, lo sviluppo e la territorializzazione. L'ACAT del Sulcis_Iglesiente, con il contributo determinante dei corsisti disponibili, si impegna a far crescere il numero dei Club promuovendone l'apertura a: Cortoghiana, Nuxis, Portoscuso, Paringianu, Narcao, Iglesias, Villamassargia, Barbusi, e comunque nelle località non ancora raggiunte.
22. Si ribadisce l'importanza, per le famiglie e i servitori insegnanti, della organizzazione e partecipazione agli incontri di Interclub e ai congressi regionali e nazionali.
Tratto dalle Conclusioni del Corso di Sesibilizzazione di Carbonia (CI)