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Alcohol Prevention Day: nuovi dati

Alcohol Prevention Day: nuovi dati

Un italiano su dieci (11%) si mette in macchina dopo aver bevuto: è questa la conclusione a livello nazionale del sistema di sorveglianza Passi, presentati all'Iss in occasione dell'edizione 2010 dell'Alcohol Prevention Day.
Per tale occasione, numerose regioni hanno messo a disposizione i dati relativi ad alcol, appunto, e sicurezza stradale: l'Emilia Romagna ha diffuso un focus su alcol e sicurezza stradale relativo al triennio 2007-2009.
I dati a livello regionale, che comprendono quindi anche il nostro territorio, rivelano che 8 persone su 100 di età compresa tra 18 e 69 anni si sono messe al volante dopo aver bevuto almeno due bicchieri di vino (o liquore) o due lattine di birra; che una persona su 10 era cosciente di aver viaggiato a fianco di un guidatore con una percentuale di alcol nel sangue oltre la quantità consentita per legge; che gli uomini hanno una maggior propensione all'alcol; che il 15% dei giovani della fascia 18-24 anni è catalogabile come "binge" (ovvero che bevono fino a ubriacarsi), anche se Ferrara mostra la percentuale più bassa in Emilia Romagna di questi soggetti (la più alta a Parma).
 
Metodo e campione. E' un sistema di monitoraggio della salute della popolazione adulta (PASSI, Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia). Stima la frequenza e l'evoluzione dei fattori di rischio per la salute legati ai comportamenti individuali e la diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province Autonome partecipano al progetto. Un campione di residenti di 18-69 anni viene estratto casualmente dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle AUSL, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (almeno 25 al mese per ogni AUSL) con un questionario standardizzato.
Nel triennio 2007-2009 in Emilia-Romagna sono state realizzate 10.166 interviste (oltre 99 mila in Italia).
Di seguito i dati riepilogativi del report.
L'8% al volante oltre i limiti. L'8% degli adulti di 18-69 anni intervistati dichiara di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol, cioè dopo avere bevuto nell'ora precedente almeno due unità alcoliche; l'unità alcolica corrisponde a un bicchiere di vino o una lattina di birra o un bicchierino di liquore.
Questa percentuale sale al 13% se si considerano solo le persone non astemie ed è maggiore negli uomini (18%) che nelle donne (5%); non si rilevano marcate differenze per età, livello di istruzione o reddito.
La guida sotto effetto dell'alcol è un comportamento riferito in percentuale leggermente maggiore negli intervistati che risiedono nei comuni montani (16%) rispetto al valore regionale.
Il 10% degli intervistati riferisce invece di aver viaggiato insieme a una persona che guidava sotto l'effetto dell'alcolControlli per quasi un guidatore su due. Il 43% degli adulti intervistati dichiara di aver subito un controllo - come guidatore o passeggero - nel corso dell'ultimo anno.
Le persone che dichiarano di essere state fermate dalle Forze dell'ordine sono incorse in questo controllo, in media, circa due volte negli ultimi 12 mesi
Alcoltest, nel mirino i giovani. Solo il 15% dei fermati riferisce che il guidatore è stato sottoposto anche all'etilotest: una percentuale che corrisponde circa al 3% di tutti gli intervistati che hanno guidato negli ultimi 30 giorni. Tale controllo è più frequente tra i giovani (si va dal 30% dei 18-24enni al 5% dei 50-69enni) e tra gli uomini (18% contro il 10% delle donne).
Ricordiamo che il limite attuale consentito dalla legge è pari a 0,5 g/l.
Due bevitori su dieci consumatori a rischio. Il 66% degli intervistati dichiara di aver consumato nell'ultimo mese almeno un'unità di bevanda alcolica. Il consumo di alcol è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani e nelle persone con alto livello di istruzione e in quelle senza difficoltà economiche.
Circa un quarto degli intervistati (24%) può essere classificabile come consumatore di alcol a rischio; poi troviamo i forti bevitori nel 14% dei casi, bevitori fuori pasto (9%) e bevitori binge (7%).
Ferrara si salva dal binge drinking. In particolare il consumo di alcol in maniera smodata (binge drinking) riguarda il 7% degli intervistati e associa in maniera statisticamente significativa con la giovane età (si passa dal 15% dei 18-24enni al 4% dei 50-69enni) e il sesso maschile (12% contro il 2% delle donne); non si rileva un particolare gradiente legato al livello d'istruzione e allo status socio-economico.