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Alcol tra i minori, emergenza continua: il 39% dei giovani beve alcol fino allo stordimento

Alcol tra i minori, emergenza continua: il 39% dei giovani beve alcol fino allo stordimento

Alcol tra i minori, emergenza continua: il 39% dei giovani beve alcol fino allo stordimento

sandra coggio

Seduti in pizzeria, all’aperto. Sabato sera. Tutti ragazzini. Accanto al tavolo, per terra, una busta di plastica, da supermercato. Dentro, bottiglie di alcolici, consumati così, con disinvoltura, dentro piccoli bicchieri di plastica. Uno, due, tre. E via così. Fino a stare male. Non c’è fine settimana, senza che qualche giovanissimo chieda aiuto, mentre barcolla per la strada, dando di stomaco. A volte arriva l’ambulanza. Altre volte sono gli amici, ad assisterlo, finché non si regge in piedi. La moda è quella degli “shottini . Un termine straniero, un diminutivo, che dietro l’apparenza innocua, quasi simpatica, tradisce un rischio altissimo per la salute: il rituale dello stordimento del fine settimana. L’aggravante è l’età. Minorenni. Si parla di ragazzini fra gli 11 ed i 16 anni.

Spezia non è immune, al contrario. L’ultima, recente indagine Hbsc, ha rilevato che il 12% dei ragazzini fra 11 e 15 anni, qui in Liguria, beve almeno una volta a settimana. La percentuale sale in modo rilevante fra i quindicenni maschi, in cui beve uno su tre. L’indagine statistica, ha coinvolto 2544 ragazzi e ragazze, e l’adesione è stata alta, pari al 97% delle 175 classi selezionate. Alla Spezia hanno aderito gli istituti superiori Chiodo, Arzelà, Sauro, Mazzini, Parentucelli, Pacinotti, Casini, Capellini, ma anche le medie di Bolano, Santo Stefano Magra, Ortonovo, la Alfieri Incerti, la Frank, la Poggi Carducci, la Pellico, la Piaget.

Il campione ha visto la gran parte dei ragazzi con entrambi i genitori nati in Italia, il 78.7% degli undicenni, l’87,4% dei quindicenni. Un ragazzo su 10 risulta figlio di cittadini immigrati. Il 22% risulta costituito da figli unici, un dato superiore alla media nazionale, pari al 13.8%. Per solo tre ragazzi su 10, parlare col padre di certi temi è molto facile. Per due, è difficile, e c’è una percentuale alta, superiore ad un ragazzo su dieci, che lo ritiene molto difficile. Più di cento ragazzi del campione, il padre non lo vedono mai. Più facile parlare con la madre, specie per i più piccoli. Lo studio ha accertato la modificazione strutturale della famiglia, sempre più mononucleare, isolata, e denotata da una fragilità psicologica dei genitori attuali, in oscillazione fra permissivismo e autoritarismo. Paura, senso di colpa. Poche regole e pochi paletti.

Fra i quindicenni, peraltro, il 12% fuma ogni giorno, il 39% dei maschi ed il 30% delle femmine beve con la modalità del binge drinking, con una raffica di alcolici, in breve successione, da stordimento. 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2018/05/14/ACd0r0mD-continua_emergenza_stordimento.shtml

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)