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News di Alcologia

Alcolisti e trapianto di fegato: uno studio sui fattori di recidiva

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Fattori predittivi di recidiva nella selezione di pazienti alcolisti candidati al trapianto di fegato. Un metodo per quantificare il rischio di recidiva alcolica a distanza
Giuseppe Filippone*, Maria Caterina Vela**
*Medico internista Responsabile del Servizio per le Dipendenze Patologiche (Ser.T) D. 14, Dipartimento Dipendenze Patologiche, A.S.P. di Palermo
**Medico psichiatra del Servizio per le Dipendenze Patologiche (Ser.T) D. 14, Dipartimento Dipendenze Patologiche, A.S.P. di Palermo
Riassunto
La cirrosi epatica alcolica rappresenta oggi la seconda causa di trapianto epatico. Diventa pertanto sempre più frequente la richiesta ai servizi alcologici di una valutazione di questi pazienti da parte dei centri di trapianto al fine di ridurre il rischio di recidiva alcolica nel post-trapianto e permettere una ottimale assegnazione degli organi. Scopo di questo lavoro è quello di proporre un modello per la valutazione del rischio di recidiva alcolica nei pazienti alcolisti in remissione in attesa di trapianto. Metodi: attraverso la meta-analisi dei numerosi lavori presenti in letteratura, vengono valutati i valori predittivi di recidiva dei principali fattori di rischio. Risultati: la valutazione complessiva del paziente passa attraverso una prima fase diagnostica che tende a distinguere i soggetti affetti da Abuso Alcolico Cronico da quelli Alcol dipendenti; questi ultimi vengono ulteriormente distinti a seconda che siano giunti alla remissione alcolica spontaneamente o dopo uno specifico trattamento; a ciascuno dei tre gruppi viene assegnata una percentuale di rischio di recidiva. Nella seconda fase valutativa vengono individuati i fattori di rischio di recidiva alcolica post-trapianto dotati di significatività tra quelli proposti in letteratura e calcolato per ciascuno di essi il valore prognostico predittivo specifico. La terza fase, che combina tra loro il rischio di ricaduta generico della prima fase con quello legato alla presenza o assenza dei fattori di rischio specifico, porta alla valutazione del rischio di recidiva complessivo per il singolo paziente valutato (probabilità post-test). Conclusioni: il metodo proposto risulta essere uno strumento flessibile ed adattabile al singolo paziente per la valutazione nel medio-lungo termine dopo il trapianto.