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News di Alcologia

Alcool e farmaci: una combinazione rischiosa

alcol farmaci

Gli esperti spiegano perché queste accoppiate possono rivelarsi dannose
A CURA DI CARLA PILOLLI
L'abbiamo sentito dire molte volte: mai mescolare l'alcool coi farmaci. Ma non tutti si rendono conto dei gravi pericoli per la salute che sono causati dall'ingerire nello stesso tempo bevande alcoliche e medicinali. A volte queste accoppiate si rivelano micidiali perché le bevande alcoliche consumate in abbondanza possono accentuare gli effetti collaterali di certe medicine o possono provocare reazioni del tutto avverse. Succede che l'alcool impegna gli enzimi del fegato che così non possono più metabolizzare i farmaci.
La conseguenza è il sovradosaggio di sostanze farmacologiche con la conseguenza di inevitabili fenomeni di tossicità. A cura degli esperti riportiamo un elenco delle combinazioni alcool-farmaci più a rischio, specificando che gli effetti dell'interazione non si conoscono fino in fondo ma che esistono comunque delle regole cui attenersi per correre meno rischi : una delle regole prevede per ogni classe di farmaci un limite di bevuta oltre il quale si potrebbero avere interazioni pericolose con l'alcol.
Specificheremo via via.
1) Partiamo dagli ANTIBIOTICI che possono interferire con la metabolizzazione dell'alcol. Gli esperti affermano che «Parte dell'alcol assunto, infatti, è scomposto dal fegato in acetaldeide, una sostanza tossica eliminata da alcuni enzimi. Le cefalosporine (altri antibiotici) neutralizzano l'azione di questi enzimi favorendo l'accumulo di acetaldeide. In questo caso compaiono arrossamento della pelle, nausea, vomito, palpitazioni, abbassamento della pressione. Chi assume questi farmaci deve astenersi dal bere alcolici fino a tre giorni dopo l'interruzione della cura.»
2) ANTICOAGULANTI, i farmaci come la warfarina che impediscono la formazione di trombi nel sangue. Il rischio di sanguinamento è in agguato se l'assunzione di alcool è prolungata. Verrebbe cioè annullata l'efficacia terapeutica del medicinale. Il limite massimo è 5 bicchieri.
3) ANTISTAMINICI: l'alcol interagisce con quelli poco sedativi (clemastina,clemizolo, ciclizina, feniramina) accentuando gli effetti esercitati dai farmaci sul sistema nervoso, ma non con quelli non sedativi (astemizolo,cetirizina, crivatina,loratadina). Compaiono quindi sonnolenza, calo di attenzione e concentrazione a seconda della quantità di alcool assunta. Il limite massimo è di tre bicchieri.
4) ANTIPERTENSIVI. L'assunzione prolungata di alcool aumenta la pressione e riduce l'effetto dei farmaci. Se si superano i tre o quattro bicchieri di vino una volta ogni tanto può accadere che l'alcol accentui l'azione degli ipertensivi:quindi la pressione cade rapidamente e la persona può svenire. Il limite è due bicchieri.
5) ANTIDIABETICI. L'alcool potenzia gli effetti e quindi si può andare incontro a crisi ipoglicemiche che alterano la lucidità mentale. Il limite è un bicchiere
6) ANSIOLITICI. Una piccola quantità di alcool può avere effetti negativi se è associata all'assunzione di benzodiazepine: può causare infatti sonnolenza e appannamento. Se l'alcool è assunto con lorazepam ne riduce l'efficacia. Se invece è preso con l'alprazolam può aumentare l'aggressività della persona.. L'alcool può provocare questi effetti fino a 12 ore dopo l'assunzione degli ansiolitici. Il limite è 2 bicchieri