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"Drugs on Street: no crash": scatta la task force su alcol e droga al volante

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Il Dipartimento Politiche Antidroga promuove il protocollo per la prevenzione degli incidenti sotto l'effetto di alcol e stupefacenti. In campo forze dell'ordine e personale sanitario.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Politiche antidroga, Carlo Giovanardi ha promosso il progetto "Drugs on Street: no crash" con lo scopo di contribuire a contrastare il fenomeno della guida in stato psicofisico alterato causato dall'assunzione di sostanze stupefacenti e alcol. L'attività di controllo si svolge grazie alla collaborazione tra Unità di Diagnosi Clinica e Tossicologica formate da personale medico e sanitario e Forze dell'Ordine, ed è caratterizzata dall'esecuzione di accertamenti di tipo clinico e tossicologico sui conducenti fermati durante i controlli su strada, finalizzati a valutare la presenza di eventuali alterazioni, causate dall'assunzione di alcol o di droghe.
I risultati raggiunti nel territorio della provincia scaligera, da dove è partita la sperimentazione presso il Dipartimento delle dipendenze azienda ulss 20 di Verona, nel periodo che va da agosto 2007 a dicembre 2009, hanno permesso di esaminare 1.718 persone. Il 45,1% dei conducenti esaminati è risultato positivo ad alcol e droghe. Inoltre è stata rilevata una tendenza all'uso combinato di alcol e droghe (poliassunzione) che ha riguardato il 7,6% dei conducenti esaminati. Infine un dato deve richiamare l'attenzione sull'utilità di questa tipologia di accertamenti: il 16,4% dei soggetti risultati negativi all'etilometro è risultato invece positivo alle droghe. Se queste persone fossero state sottoposte solo al controllo sull'alcol, sarebbero tornate alla guida in condizioni psicofisiche alterate e non idonee alla guida.
Alla luce dei risultati ottenuti il Dipartimento Politiche Antidroga ha esteso l'iniziativa presso le Prefetture, gli Assessorati Regionali e le Province Autonome, tramite l'invio di materiale informativo e di un kit utile per l'implementazione delle attività sul territorio locale. Ad oggi 29 comuni italiani hanno già aderito all'iniziativa e stanno mettendo a punto i progetti territoriali. Inoltre, da quest'anno verrà devoluta parte del Fondo per l'incidentalità stradale notturna al fine di favorire tutte le iniziative volte alla prevenzione degli incidenti stradali. Infine, l'estensione del Protocollo in altre città, contribuisce a definire in maniera più esaustiva la dimensione del fenomeno della guida in stato di alterazione psicofisica nel nostro Paese.