E' allarme alcol in città. Il rapporto emerso dallo Studio Epidemiologico, promosso dal Comune di Aprilia e svolto dalla Asl in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, ha infatti messo in risalto tanti dati sullo stato di salute della popolazione del territorio ma uno di questi ha fatto scattare il campanello d'allarme: l'alta percentuale dei consumatori di alcol.

Se è vero infatti che, come accertato nel 2017 dal Ministero della Salute, il numero dei grandi bevitori a livello nazionale supera quota 3,7 milioni (la maggioranza sono molto giovani), è altrettanto vero che ad Aprilia è circa il 60% dei cittadini a bere alcol, e tra questi un terzo è considerato a maggior rischio per quantità o modalità di assunzione. Tra gli uomini i consumatori a rischio sono quasi uno su tre e, tra i più giovani più di uno su tre.

A differenza di molti altri fattori di rischio comportamentali (vizio del fumo o cattiva alimentazione), il consumo di alcol è più diffuso nelle persone con nessuna difficoltà economica e ai più alti livelli di istruzione.
Tra coloro che sono considerati a maggior rischio, il 14% dichiara di avere un consumo "binge" - vale a dire l'assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve, diciamo 5 o più unità alcoliche in una singola occasione - in particolare tra i giovani dai 18 ai 34 anni.

Gli alcolici preferiti sono soprattutto aperitivi, superalcolici e amari, e il loro consumo aumenta nella fascia oraria lontana dai pasti, che è poi quella più dannosa per la salute. Sta di fatto che i valori segnalati (con gli indicatori PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) sono statisticamente superiori a quelli aziendali (Asl Latina), regionali e nazionali.
Nel 2016-17, anni di riferimento dello studio, la percentuale di consumatori di alcol nella città di Aprilia è risultata pari al 58%, con un consumo fuori pasto del 7%, un consumo abituale elevato del 2% e il consumo binge del 14%. In città il 20% degli intervistati è stato classificato come consumatore di alcol a maggior rischio perché consumatore fuori pasto o consumatore binge o consumatore abituale elevato. Tale valore è statisticamente significativo rispetto al valore aziendale (11%), regionale (14%) e nazionale (17%).

Il consumo a maggior rischio è risultato, in tutti i casi segnalati, più frequente tra i giovani di età 18-34 (in modo particolare tra i 18-24enni), tra gli uomini e le persone con livello di istruzione medio-alto e quelle che non hanno difficoltà economiche.

(...omissis...)