338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Boston University: studi sul dieting

Boston University: studi sul dieting

La dieta fai da te può portare dipendenza, troppe rinunce, soprattutto quando si vedono gli immediati ma effimeri risultati,

portare ad un nuovo aumento di peso, farebbero scattare un meccanismo perverso di continue privazioni.
Un atteggiamento che non solo crea dipendenza, ma porta chi fa continue diete verso il labile confine tra normalità e

disturbi alimentari, si inizia infatti col buttare giù qualche chilo, per poi rimanere incastrati nelle maglie della dieta

infinita.
La ricerca è di due studiosi italiani ma emigrati in America, alla Boston University, i risultati del loro studio sono stati

pubblicati sulla rivista scientifica "Pnas".
Già lo scorso mese, al XXII Congresso nazionale dell'Associazione nazionale dietisti (Andid) tenutosi a Milano, si era

parlato del difficile rapporto che molti hanno con il cibo a causa soprattutto, di modelli televisivi e mode imperanti che

vogliono uomini e donne snelli e atletici, senza un filo di grasso.
Non c'è però tendenza più sbagliata, visto che questi tipi di dieta sono fai da te, incostanti e mal strutturate, e che

creano la cosiddetta sindrome Yo-Yo, con cali e aumento di peso costanti.
Il primo a risentirne è l'umore, questi veloci dimagrimenti dovuti a forti restrizioni, che eliminano dei cibi invece

importanti, per il nostro benessere, fanno crollare chi ci si sottopone e non risultano neppure utili, perché determinano un

altrettanto veloce acquisto di peso.
Al contrario dimagrire dovrebbe avvenire in un tempo più lungo, affinché il fisico possa abituarsi al minor apporto di cibo.
Altra conseguenza della dieta Yo-Yo è il consumo di cibi golosi, spiega infatti Giovanna Cecchetto, presidente dell'Andid,

che "se il nostro organismo è stato a regime troppo a lungo sente la spinta incontrollata verso il cibo". Una reazione

difficile da gestire, e che accomuna uomini e animali.
I due ricercatori di Boston Valentina Sabina e Pietro Cottone, hanno potuto notare, che l'alternanza abbuffata-digiuno, era

simile al meccanismo delle dipendenze da droghe, che induce ad astinenze e ripetute intossicazioni, ed era avvenuta sia nei

topolini da laboratorio, che negli uomini, i quali dopo un lungo periodo di restrizioni sentivano la necessità di un piatto

goloso, ma a quel punto la mente riacutizzava la voglia di cibo e come un fiume in piena, i poveri sottoposti alla dieta, non

riuscivano a smettere di mangiare.
Spiega Laura Bellodi, direttrice del Centro per lo studio e il trattamento dei disturbi alimentari del San Raffaele a Milano,

che le diete fai da te o trovate su internet, causano spesso l'insorgenza di anoressia, bulimia e obesità.
Bisogna che le persone si rendano conto, continua la dottoressa, che l'istinto di mangiare è primitivo e primario, dunque non

governabile da pianificazioni razionali, " la natura è più forte di qualsiasi nostra volontà".