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Cantù: «Controllate chi dà alcol ai nostri figli»

Cantù: «Controllate chi dà alcol ai nostri figli»

Verifiche della polizia locale nei bar su segnalazione dei genitori: servono anche chi non ha 16 anni»
«Mio figlio non ha ancora 16 anni, è andato in un locale di Cantù ed è tornato a casa ubriaco. Per favore, andate a controllare». Questo il tono delle telefonate arrivate in questi giorni al comando della polizia locale di Cantù da parte di genitori preoccupatissimi per le serate dei propri figli in centro città. Serate sempre più alcoliche. E i papà e le mamme, viste le condizioni dei ragazzi al rientro a casa, hanno chiesto di far intervenire i vigili, perché controllassero che i baristi canturini evitassero, come da legge, di servire alcolici a chi non ha ancora 16 anni.

«Abbiamo avuto alcune segnalazioni - conferma il comandante della polizia locale Lucio Dioguardi - Qualcuno ci ha anche chiamato per dirci che, fuori da alcuni locali, i ragazzi uscivano con bicchieri e bottiglie di vetro, contravvenendo alla nostra ordinanza». Ma non bastano le segnalazioni per poter dare multe e sanzionare le situazioni anomale. Così i vigili, questa volta in borghese, nello scorso fine settimana, sono andati nei vari locali serali cittadini per verificare se quanto indicato corrispondesse a verità. «Per ora - ribadisce Dioguardi - non abbiamo rilevato alcuna violazione, ma continueremo con i controlli».

Il comandante dei vigili, inoltre, ha evidenziato un altro problema: «Può essere che il barista venda alcolici a chi ha più di sedici anni, ma poi questi ragazzi "passino" il drink ai loro amici più giovani, che non potrebbero acquistarne. A quel punto, purtroppo, non ci possiamo fare nulla».

Intanto, in queste sere, sono state notificate ai diretti interessati le multe per non aver rispettato l'orario di chiusura. Nella sera in cui l'Inter aveva vinto la Champions League - vale a dire sabato 22 maggio - erano stati infatti pizzicati due locali. Entrambi, rimasti aperti dopo le 2 di notte. Uno era il "Bar Commercio" - ex "Caffè Visconti" - tra piazza Garibaldi e via Roma. L'altro, il "Wizard", il pub di via Ariberto. Dove alcuni interisti stavano terminando i festeggiamenti davanti a un boccale di birra.

Gli esercenti si sono visti consegnare le ammende nel fine settimana. Per quanto riguarda il "Commercio", il bilancio è più pesante. Le multe sono due. Una da 308 euro, per essere rimasto aperto qualche decina di minuti dopo le due. Un'altra per non aver esposto correttamente il listino prezzi. In più, c'è anche una denuncia. Quasi sicuramente, destinata a finire nell'aula penale del tribunale di Cantù. Al "Commercio", uno dei due soci, secondo la polizia locale non avrebbe favorito i controlli nel suo bar. E si sarebbe quindi opposto al pubblico ufficiale. E' andata meglio al "Wizard", dove nessuno è stato denunciato. Tuttavia, anche qui le multe sembrano essere due. Nello stesso stile: i 308 euro per l'apertura oltre il consentito - qualche sera fa, il barista, tra il serio e il faceto, pensava di farla pagare ai tifosi-clienti - e un'altra per una piccola irregolarità, legata sempre all'esposizione di carte e documenti.

Ma i baristi non devono temere soltanto la polizia locale. In via Fiammenghini, al "Bar Beba Bon Coffee", la Guardia di Finanza di Erba ha rilevato una vendita di tabacchi non consentita. Per il locale, è stata decretata una settimana di chiusura.